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L'armonia nel mondo creato, nella pace e nella concordia

Clemente Romano
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Lettera ai Corinzi, XIX, 2 - XX, 12

Questo testo è un documento molto importante per la storia della Chiesa del I secolo: si tratta della lettera che San Clemente Romano scrisse alla comunità di Corinto. Nell'estratto di cui vi proponiamo la lettura, l'autore descrive la pace come il fine che è stato preposto ai viventi sin dalla creazione del mondo. Prova di questo ne è l'armonia che governa l'universo, sul cui modello devono reggersi non solo le leggi naturali, ma anche i rapporti all'interno della comunità. Con potere di sintesi e con un linguaggio accessibile, san Clemente  presenta  la gloria di Dio nell'ambito della sua creazione, dicendo come tutte le cose create obbediscano all'ordine che Dio le ha dato, nella pace, nella concordia e nell'armonia.    

XIX, 2. Partecipi, dunque, di molte e grandi azioni gloriose, corriamo verso la meta di pace dataci fin dal principio e guardiamo il padre e creatore di tutto l'universo. Attacchiamoci ai doni e ai benefici della pace, magnifici e sublimi. 3. Contempliamolo con il pensiero e guardiamo con gli occhi dell'anima la grande sua volontà! Consideriamo quanto sia equanime verso ogni sua creatura.

  

XX, 1. I cieli che si muovono secondo l'ordine di Lui gli ubbidiscono nell'armonia. 2. Il giorno e la notte compiono il corso da Lui stabilito e non si intralciano a vicenda. 3. Il sole e la luna e i cori delle stelle secondo la Sua direzione girano in armonia senza deviazione per le orbite ad essi assegnate. 4. La terra, feconda per Sua volontà, produce abbondante nutrimento per gli uomini, per le fiere e per tutti gli animali che vivono su di essa, senza riluttanza e senza cambiare nulla dei Suoi ordinamenti. 5. Le cose misteriose degli abissi e i giudizi inesplicabili degli inferi sono retti dagli stessi ordinamenti. 6. La massa del mare immenso che nella sua creazione si raccolse nei suoi antri, non supera i limiti posti, ma come fu ad esso ordinato, così agisce. 7. Disse infatti: "Fin qui tu verrai, e i tuoi flutti si infrangeranno in te stesso". 8. L'oceano senza fine per gli uomini e i mondi, che sono oltre, sono retti dalle stesse leggi del Signore. 9. Le stagioni di primavera, d'estate, d'autunno e d'inverno si susseguono in armonia una dopo l'altra. 10. I venti nell'incalzarsi compiono nel proprio tempo il loro servizio senza intralcio; le sorgenti perenni create per il rinfrancamento e la salute, senza mai cessare, offrono da bere per la vita degli uomini. Anche gli animali più piccoli si riuniscono nella pace e nella concordia. 11. Il creatore e signore dell'universo dispose che tutte queste cose fossero nella pace e nella concordia, benefico verso tutto e particolarmente verso di noi che ricorriamo alla sua pietà per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo. 12. A Lui la gloria e maestà nei secoli dei secoli. Amen.

      

S. Clemente romano, Lettera ai Corinzi, XIX,2 - XX,12, tr. it I padri apostolici, Città Nuova, Roma 1998, pp. 62-63