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Passaggi dalla vita di uno scienziato. Autobiografia dell’inventore del computer

Charles Babbage
Andrea Villa
a cura di

UTET,
Torino 2007
pp. 414
Anno di edizione originale: 1864
ISBN: 9788802077154

All’età di 54 anni, quando era ancora al lavoro per cercare di realizzare nella pratica la "Macchina Analitica", da lui ideata, Charles Babbage decise di scrivere la sua autobiografia, in cui ripercorre alcuni momenti fondamentali della sua vita e delle sue imprese nel campo delle macchine calcolatrici, ma in cui mostra anche di possedere un ampio ventaglio di interessi che spaziano ben oltre la sola cultura scientifica. I sisitaori di questo Portale possono leggere una sua breve biografia nella rubrica Scienziati credenti.

Babbage, infatti, nato nel 1791, fu un matematico, noto soprattutto per aver ideato due calcolatori programmabili: la macchina alle differenze (nota anche come macchina differenziale), di cui fu realizzato un prototipo, e la macchina analitica, che non sarà mai costruita. Babbage è considerato un pioniere dell'informatica moderna, grazie al fatto che per primo ha sviluppato l'idea di calcolatori realmente automatici.

Babbage fu non solo un grande scienziato ma anche un instancabile viaggiatore. Possedeva una personalità curiosa ed estroversa, grazie alla quale riuscì a creare una rete di relazioni fra gli scienziati di tutta Europa, in un'epoca di grande frammentazione politica.

Il testo si suddivide in capitoli brevi, frammenti della vita di Babbage dedicati a momenti della sua vita o a temi di suo interesse. Da queste finestre nella vita dello scienziato emerge una personalità originale e un’intelligenza vivace, che viene rivolta anche a questioni spirituali e filosofiche.

Dopo alcuni capitoli dedicati alla narrazione della sua infanzia e dei suoi anni da studente a Cambridge, una parte consistente del testo è dedicata alla descrizione della progettazione della macchina alle differenze e della macchina analitica, e delle numerose vicissitudini a cui andò incontro nella loro realizzazione. Babbage descrive minuziosamente i problemi matematici che si era trovato ad affrontare, e li spiega in un modo molto semplice da seguire, riuscendo anche a trasmettere l’enormità della sfida che questi uomini dell’800 si sono trovati di fronte nella creazione di tali marchingegni. L'impresa, infatti, non consisteva solo nel dover risolvere teoricamente i problemi matematici legati alla programmazione delle macchine, ma soprattutto nell'ingegnarsi per trovare soluzioni pratiche per far funzionare i meccanismi sottostanti ai calcoli, che coinvolgevano ruote dentate, molle, manovelle, le quali dovevano spesso essere realizzare appositamente per la loro costruzione.

Alcuni paragrafi sono poi dedicati ai personaggi incontrati da Babbage durante la sua lunga carriera da scienziato, che testimoniano della sua vivace umanità. Ma è nella parte finale del testo che si possono trovare i capitoli che meglio ci fanno capire la personalità di questo grande scienziato; sono infatti tutti dedicati alle sue esperienze in vari campi, da quelle con gli operai a quelle a corte, passando per le esperienze teatrali e quelle elettorali, fino ai tentativi di imparare l'arte dello scassinamento e della decifrazione di codici, che tanto hanno a che fare con la matematica. Ma in particolare la sua personalità emerge con chiarezza nei due capitoli dedicati ai viaggi e alla religione. In quest’ultimo egli dibatte di quali siano le possibili vie tramite cui si possa arrivare alla conoscenza dell’esistenza del divino. Escludendo, per vari motivi, la conoscenza tramite prove metafisiche o tramite la rivelazione, egli, da uomo di scienza che ha spesso osservato il mondo con curiosità, propende per la conoscenza tramite l’osservazione delle opere del Creatore. Afferma infatti che “le opere del Creatore […] offrono una vivente e perpetua testimonianza della sua potenza e della divina bontà che supera di molto ogni evidenza trasmessa attraverso la testimonianza umana. La testimonianza dell'uomo diventa più confusa ad ogni passaggio della trasmissione, mentre ciascuna nuova indagine sulle opere dell'Altissimo ci offre idee più elevate della sua sapienza, della sua bontà, del suo potere”.

    

2021