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La nuova mente dell’Imperatore. La mente, i computer e le leggi della fisica

Roger Penrose

Sansoni,
Milano 1998
Anno di edizione originale: 1989
ISBN: 9788838371301

Fisico teorico inglese noto per i suoi studi di fisica matematica e di relatività generale, Roger Penrose si dedica da alcuni anni anche alla divulgazione scientifica. Il presente volume, di cui offriamo una estesa recensione in altra rubrica di questo Portale, rappresenta uno dei libri classici sul problema dell’Intelligenza artificiale ed ha come tema di fondo quello di valutare se e in qual modo il cervello umano possa essere imitato e riprodotto da una adeguata matematica computazionale. L’A. manifesta il suo scetticismo riguardo al programma della “intelligenza artificiale forte”, ovvero l’impostazione che ritiene sia possibile la produzione di macchine pensanti in grado di svolgere le funzioni della mente umana. Condividendo l’orientamento di altri scienziati e filosofi come J. Fodor, e partendo intuizioni della logica provenienti dal mondo della meccanica quantistica, Penrose giunge alla conclusione che i processi mentali umani non seguono una logica algoritmica, ma posseggono una struttura non riducibile a formule matematiche; lo stesso accade nei riguardi del “problema della coscienza”, probabilmente uno dei traguardi più ambiziosi per i tentativi di comprendere la mente umana. Nella presente analisi, tuttavia, l’irriducibilità della mente umana ad una struttura di intelligenza artificiale non viene fondata su basi di ordine filosofico, psicologico o metafisico, ma ad una incompletezza insita nel linguaggio e negli strumenti della stessa logica matematica. Tale approccio, pur valido, resta però insufficiente, in quanto potrebbe far correre il rischio di ritenere che tale incompletezza, come implicitamente sostenuto dall’A., si colloca solo all’interno del quadro delle attuali possibilità di concepire forme di matematica adeguata a tale compito, ma potrebbe forse in futuro essere superata da nuove e più sofisticate concezioni della fisica o da nuove forme di logica. Il libro, la cui vasta documentazione ne fa praticamente una piccola enciclopedia sullo stato attuale delle scienze cognitive, tradisce pertanto un certo riduzionismo, pur offrendo validi elementi per potersene distanziare. Sebbene vada collocata fra le opere divulgative, la sua lettura non risulta agevole per coloro i quali non hanno una sufficiente dimestichezza con la logica matematica.