Les Choristes - I ragazzi del coro

(Francia, Svizzera, Germania 2004, col, 97') di Christophe Barratier con G. Jugnot, F. Berléand, J.-B. Maunier, K. Merad, J.-P. Bonnaire, M. Bunel, P. Chariéras.

1949: Clément Mathieu (Jugnot), professore di musica disoccupato, si adatta a fare il sorvegliante in un triste istituto di rieducazione per minori. Riesce ad appassionarli al canto e a formare un coro formidabile, ma si scontra con un ottuso direttore (Berléand).

(Da Il Mereghetti. Dizionario dei film 2011, Baldini Castoldi Dalai, Milano 2010)

Il protagonista del film, Clément Mathieu, è un compositore sfortunato, un musicista che non trova di meglio che lavorare come sorvegliante in un istituto maschile. I suoi modi gentili e sommessi non lasciano presagire nulla di buono: difficile riuscire a imporsi su un gruppo di ragazzi irrequieti e problematici. Ma  Mathieu ha un'idea: coinvolgere ed educare i giovani formando un coro. L'iniziativa, contrastata dal severo direttore Rachin, ha l'effetto di trasformare la vita dei ragazzi: Mathieu offre loro un'opportunità e riesce a valorizzare i loro talenti. In tutto il film, il sorvergliante-direttore di coro si presenta come una figura paterna, capace di promuovere i giovani a lui affidati e di farli crescere. Una figura "generativa" in diversi sensi: sprona il dotato Morhange, che da grande diventerà direttore d'orchestra; adotta il piccolo Pepinot, che lo seguirà quando sarà costretto a lasciare l'istituto.

Ma che cosa significa "generare"? Letteralmente, dare la vita: fare dono di sé affinché altri possano vivere, crescere, fiorire, scoprire la propria strada, diventare adulti. Chi genera, in un certo senso, si 'sacrifica', offre se stesso agli altri, ma sarebbe sbagliato pensare che in questo modo "perda" o "rinunci" a qualcosa. Osserviamo infatti che Mathieu, all'inizio, è un personaggio sconfitto, non realizzato proprio fino al momento in cui ha occasione di formare il coro. Promuovendo i ragazzi, facendo qualcosa di concreto per loro, Mathieu trova anche un senso alla propria vita nell'istituto: il compito che sceglie di svolgere gli offre nuove motivazioni e trasforma l'atmosfera triste e severa del luogo in cui si trova insieme ai ragazzi. La generatività è un dono per gli altri, è volere che gli altri crescano, ma è anche una straordinaria opportunità per dare senso alla propria vita. La dinamica generativa è mostrata in questo film con una particolare delicatezza.