Il volume rappresenta la nuova edizione accresciuta, rivista e annotata dal prefetto dell'Archivio Segreto Vaticano, mons. Sergio Pagano, della precedente raccolta di documenti pubblicata con lo stesso titolo nel 1984. L’A. afferma che la brevità dei tempi allora a disposizione lo costrinse a produrre un risultato non del tutto soddisfacente, ora completato dalla presente nuova edizione di 550 pagine, 16 tavole fuori testo e 1300 note, un’edizione che può essere considerata come un “contributo umile e silenzioso dell'Archivio Segreto alla celebrazione dell'Anno Internazionale dell'Astronomia" [2009]. Il lavoro tiene conto non solo dei numerosi studi relativi a caso Galileo apparsi dal 1984 alla data della presente pubblicazione, ma soprattutto del fatto che a, partire dal 22 gennaio 1998, gli archivi del Sant'Officio e quello della Congregazione dell'Indice, entrambi conservati nell'Archivio storico della Congregazione per la Dottrina della Fede, furono ufficialmente aperti agli studiosi. Rispetto alle edizioni precedenti degli atti processuali galileiani le novità più rilevanti della nuova opera sono determinate dalla maggiore conoscenza dei personaggi implicati nel procedimento, tutti precisati nelle note, compresi moltissimi inquisitori; dai documenti presentati nella loro genuinità – originali, copie, sunti, note d'ufficio – con rigorose note archivistiche; dal panorama delle fonti "vaticane" riguardanti il processo allo scienziato pisano e cioè l'Archivio storico della Congregazione per la Dottrina della Fede, l'Archivio Segreto Vaticano, la Biblioteca Apostolica Vaticana. La presente nuova edizione comprende naturalmente tutte le carte già note e almeno una ventina di nuovi documenti reperiti nell'Archivio del Santo Officio dopo il 1991 da alcuni ricercatori: in particolare Ugo Baldini e Leen Spruit. Il volume annota criticamente i vari documenti dei quali propone una edizione fedele agli originali. L'edizione dei documenti è preceduta da una ampia introduzione storica alle vicende che gradualmente portarono all'istruzione e allo svolgimento del processo, a partire dalle denunce del domenicano Tommaso Caccini, dal 1616 al 1633 e fino al 1741, quando, sotto il pontificato di Papa Benedetto XIV, fu permessa la costruzione del mausoleo nella basilica di Santa Croce di Firenze e consentita la pubblicazione a Padova dell'opera galileiana.