Grandi domande

Perché la morte?

La morte si comprende a partire dalla vita, di cui è funzione: non si muore se non si è vivi. Se non si morisse, le generazioni non potrebbero avvicendarsi. Nel caso della società umana questo avrebbe conseguenze evidenti. Sotto il profilo biologico qualsiasi vivente ha un ciclo di vita determinato, programmato dunque per concludersi a determinate condizioni. A differenza delle altre specie animali, per l’essere umano la morte non è un evento solamente biologico.

Il Magistero della Chiesa cattolica parla della scienza?

Sì, il Magistero Cattolico parla della scienza, e lo fa con due scopi principali: presentare la conoscenza scientifica come parte della ricerca umana della verità e orientarne attività e applicazioni al bene dell’uomo. Gli insegnamenti di Concili, papi e vescovi, dunque, non riguardano, in senso stretto, i metodi o l’oggetto della ricerca scientifica, bensì il suo valore veritativo e la sua dimensione morale.

La teoria del Big Bang esclude l’idea di creazione?

No, la teoria del Big Bang non esclude l’idea di creazione. Il Big Bang è un modello cosmologico, sebbene il più accreditato, e riguarda pertanto il discorso scientifico. La nozione di creazione appartiene al discorso filosofico, in particolare a quello teologico. I due discorsi hanno in comune la stessa realtà, l’universo fisico, ma ne parlano con metodi e prospettive diverse. La creazione è una relazione che lega le creature al loro Creatore: tale relazione trascende lo spazio e il tempo, è continua e, una volta inaugurata, è eterna.

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