Memoriale

Blaise Pascal
1654
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Blaise Pascal (1623-1662)

La storia di questo eccezionale documento è raccontata dal padre Guerrier: «Pochi giorni dopo la morte di M. Pascal, un domestico della casa si accorse per caso che nella fodera del farsetto dell'illustre defunto c'era qualcosa che sembrava più spesso del resto, e avendo scucito questo punto per vedere cos'era, vi trovò una piccola pergamena piegata e scritta dalla mano di Pascal, e in questa pergamena un foglio scritto dalla medesima mano: l'uno era una copia fedele dell'altra. Questi due documenti furono subito messi nelle mani di Mme Périer, che li fece vedere a diversi suoi amici. Tutti convennero che non si poteva dubitare che quella pergamena, scritta con tanta cura e con caratteri così notevoli, non fosse una specie di memoriale che egli custodiva con ogni attenzione, per conservare il ricordo di una cosa che voleva essere sempre presente ai suoi occhi e al suo spirito, dal momento che da otto anni egli si preoccupava di cucirla e di scucirla ogni volta che cambiava abito».

La pergamena è andata perduta, non così il foglio di carta; (foglio D del Recueil original); esiste inoltre una copia "figurata"di Louis Périer.

Qui viene dato il testo, secondo il foglio che costituiva copia fedele della pergamena.

   

 

L'ANNO DI GRAZIA 1654

   

Lunedì. 23 novembre giorno di san Clemente papa emartire e di altri secondo il martirologio.

Vigilia di san Crisogono martire ed altri.

Da circa le dieci e mezzo di sera fino a circa la mezzanotte e mezzo.

 

FUOCO

 

Dio d'Abramo, Dio d'Isacco, Dio di Giacobbe [1],

non dei filosofi e dei dotti.

Certezza. Certezza. Sentimento, Gioia, Pace.

Dio di Gesù Cristo.

Deum meum et Deum vestrum [2].

Il tuo Dio sarà il mio Dio [3].

Oblio del mondo e di tutto fuorché di Dio.

Egli non si trova se non per le vie indicate nel Vangelo.

Grandezza dell'anima umana.

Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto [4]

Gioia, Gioia, Gioia, pianto di gioia.

Io me ne sono separato.

Dereliquerunt me fontem aquae vivae [5].

Mio Dio, mi abbandonerete? [6]

Che io non ne sia separato eternamente.

Questa è la vita eterna, che essi ti riconoscano come il solo vero

Dio e colui che tu hai inviato G. C. [7]

Gesù Cristo

Gesù Cristo

Io me ne sono separato. Io l'ho fuggito, rinnegato, crocifisso.

Che io non ne sia mai separato!

Egli non si conserva che per le vie indicate nel Vangelo.

Rinuncia totale e dolce.

     

Sottomissione totale a Gesù Cristo e al mio direttore [8].

Eternamente nella gioia per un giorno d'esercizio sulla terra.

Non obliviscar sermones tuos. Amen [9].

 

 

   

[1] Es 3,6; Mt 22,32
[2] Gv 20,17
[3] Rut 1,16
[4] Gv 17,25
[5] Hanno abbandonato me, fonte dell'acqua viva (Ger 2,13)
[6] Cfr. Mt 27,46
[7] Cfr. Gv 17,3
[8] Il direttore spirituale di Pascal sarebbe stato, di lì a poco, Isaac Le Maitre de Saci, di cui parleremo pili avanti. Era stato il Singlin ad assegnare a Pascal il de Saci come confessore. De Saci non fu certo unrinnovatore teorico (il compito di progettare un rinnovamento generale della Chiesa se lo era assunto il Saint-Cyran) ma, piuttosto, un grande direttore di coscienza. Dotto, pacato, prudente, attento a impedire troppo subitanei impegni ascetici, de Saci godette a Port-Royal di molto prestigio. A lui Pascal si sottomise con grande umiltà
[9] Che non dimentichi le tue parole. Amen (Sal 118,16)

B. Pascal, Memoriale, in Pensieri, Opuscoli, Lettere, introduzione e note di A. Bausola, traduzione di A. Bausola e R. Tapella, Rusconi, Milano 1978, pp. 301-303.