Una visione della conoscenza

La piattaforma DISF-Educational nella quale state navigando è concepita come un sussidio didattico e culturale per docenti e studenti delle Scuole Superiori. La sua finalità è fornire orientamento e documentazione a chi desideri affrontare alcune importanti tematiche che, per la loro natura e oggetto, non possono essere inquadrate da una sola disciplina, ma richiedono il contributo di più prospettive.

Si pensi, ad esempio, alle domande filosofiche che emergono in alcuni ambiti delle scienze, a movimenti di pensiero come l’illuminismo o il positivismo, ai dibattiti suscitati da autori come Galileo Galilei o Charles Darwin, a questioni di attualità come l’ecologia, l’intelligenza artificiale, il progresso tecnologico, le frontiere della medicina e della bioetica.

Alla base del progetto DISF Educational vi è la persuasione che l’insegnamento scolastico e la formazione intellettuale debbano, per loro natura, educare alla profondità, allargare orizzonti, creare collegamenti, stimolare il giudizio critico. I contenuti trattati mirano pertanto a favorire una certa unità del sapere, intesa non in senso enciclopedico, ma come caratteristica di una persona colta, che sa inquadrare le sue competenze specialistiche nel contesto delle altre conoscenze.

In questa visione allargata della razionalità e della formazione intellettuale trovano spazio le grandi domande sull’esistenza, la cui natura non è solo filosofica, ma anche religiosa. Le discipline coinvolte includono pertanto la storia del cristianesimo, l’insegnamento della religione cattolica e, più in generale, il ruolo delle religioni nella società odierna. In modo specifico, il Progetto DISF Educational desidera fornire orientamento e documentazione circa il rapporto fra le diverse forme della cultura umana, le scienze in particolare, e il pensiero cristiano, per registrare implicazioni e legami storici, chiarire possibili contrasti, porre in luce obiettivi comuni.

La maggior parte dei contenuti proposti condivide una visione della scienza come attività pienamente umana, mossa dallo stupore e orientata alla ricerca della verità. Pur all’interno di un metodo specifico e circoscritto, essa opera sul medesimo reale oggetto della filosofia, dell’antropologia e della storia. Essa non è impresa neutra, né impersonale, ma attività carica di senso e aperta a domande di natura filosofica. Anche la tecnologia manifesta la persona umana come soggetto di progresso e di storia, dando voce alla progettualità umana e alla trascendenza della cultura sulla natura. Le dimensioni di fallibilità, provvisorietà e indeterminazione, tipiche dell’attività delle scienze e della loro rappresentazione della natura, non sono viste come ostacolo all’idea che l’attività scientifica sia un’autentica impresa di verità.

In questa visione della conoscenza, le scienze naturali dialogano con le scienze umane, la scienza si poggia su una filosofia della natura e si apre ad una filosofia di istanza metafisica, mentre la filosofia, a sua volta, si apre a domande di senso in naturale collegamento con le risposte fornite dalla cultura sapienziale, in particolare quelle offerte dalla teologia cristiana