La prima "alba" del pianeta Terra

La missione Apollo 8, con a bordo i tre astronauti statunitensi Frank Borman, Jim Lovell e William Anders, partita il 21 dicembre 1968 da Cape Canaveral, fu la prima missione spaziale di esseri umani a raggiungere un altro corpo celeste, la Luna. La missione non prevedeva però alcun allunaggio: i primi uomini a scendere sulla Luna, Neil Armstrong ed Edwin Aldrin, metteranno piede sul nostro satellite solo 7 mesi dopo, con la missione Apollo 11, il 21 luglio 1969. Il significato “storico” di questa missione fu anche quello di consegnarci la prima immagine del pianeta Terra visto a distanza di quasi 400.000 km, mentre per la prima volta lo si osserva “sorgere” dietro l’orizzonte della Luna. A partire da questa immagine, allora del tutto inedita, sebbene oggi assai comune, cominciò a farsi strada la consapevolezza collettiva della “fragilità” del nostro pianeta, il “pianeta blu”, come appariva a motivo del riflesso della luce del sole sull’atmosfera terrestre e sui mari. La data di quella prima alba della Terra dietro la Luna, osservata il 24 dicembre 1968, può essere emblematicamente considerata come l’inizio di una nuova e più matura presa di coscienza circa la “questione ecologica”. Gli stessi astronauti di Apollo 8 non nascosero l’emozione di quel momento. Contravvenendo ai rigidi canoni della comunicazione fra lo spazio e la stazione di controllo a terra, Frank Borman decise inaspettatamente di leggere i versetti iniziali del Libro della Genesi, sottolineando il senso di gratitudine, di bellezza e di apertura alla trascendenza che quella visione sembrava rivelare. Le sequenze del video mostrano la commozione dei responsabili del controllo della missione a terra, a Houston. Intervengono nel filmato, in ordine di apparizione, gli ingegneri della NASA Eugene Kranz, Steve Bales, John Aaron, Jerry Bostick. John Aaron, responsabile del funzionamento dell’elettronica a bordo delle missioni Apollo, fu uno dei protagonisti del salvataggio dell’equipaggio di Apollo 13.

Sequenze tratte da un documentario originariamente proposto da History Channel