«Italiam non sponte sequor»: destino e vocazione nell'Eneide di Virgilio

Cecilia Oliva
virgilio

L’unità di apprendimento è pensata per una classe quarta del Liceo scientifico / classico e si colloca all’interno di un percorso laboratoriale di analisi del testo.

L’obiettivo è quello di sollecitare una riflessione sui concetti di destino e vocazione che attraverso la letteratura antica giungono oggi a noi intrecciati in modo enigmatico.

Attraverso un approccio multidisciplinare, l’unità di apprendimento intende guidare gli studenti all’analisi e alla conoscenza di alcuni snodi cruciali dell’Eneide dai quali emerge la complessa concezione eroica formulata dal poeta augusteo il quale dà vita a un personaggio estremamente moderno, diviso tra desideri personali e volontà del fato.

Le competenze che si intendono sviluppare sono quelle afferenti all’asse dei linguaggi (in particolare: padronanza della lingua italiana, capacità di comprendere testi di vario tipo, comprensione del valore intrinseco della lettura come ampliamento dell’esperienza del mondo e di sé) e quelle chiave di cittadinanza (in particolare: imparare a imparare, partecipare e collaborare, selezionare e acquisire l’informazione, competenza digitale). Il percorso didattico si può anche inserire in un più ampio modulo di didattica orientativa.

 

Le metodologie utilizzate si ispirano ad un approccio collaborativo che promuove la partecipazione attiva degli studenti, stimolai processi metacognitivi, facilita il confronto tra pari e l’inclusione.

Step 1
10 min.

Competenze da promuovere: partecipazione attiva al processo di costruzione del sapere, miglioramento degli aspetti motivazionali.

 

Il docente scrive alla LIM le parole “DESTINO” e “VOCAZIONE” e sollecita le libere associazioni degli studenti che vengono trascritte senza un ordine preciso.

 

Step 2
30 min.

Metodologia didattica applicata: lezione partecipata, cooperative learning

Competenze da promuovere: partecipazione attiva al processo di costruzione del sapere, miglioramento degli aspetti motivazionali.

 

Il docente, dopo aver raccolto, commentato e collegato le idee emerse nella fase precedente, chiede agli studenti di cercare l’etimologia dei termini “destino” e “vocazione”. Con il contributo degli studenti il docente giunge pertanto alla definizione dei due concetti, evidenziando le diverse sfumature semantiche connesse alla loro radice linguistica. La classe, partecipando al dialogo con il docente, ha un ruolo attivo nel processo di costruzione del sapere e matura una più forte motivazione.

Step 3
2 h

Metodologia didattica applicata: lezione partecipata

Competenze da promuovere: capacità di comprensione e analisi del testo, capacità di riportare il testo letterario al contesto di riferimento, comprensione del valore intrinseco della lettura come ampliamento dell’esperienza del mondo e di sé.
 

Il docente legge e commenta alcuni brani tratti dal libro IV dell’Eneide dai quali emerge la problematicità dell’eroe virgiliano, diviso tra l’amore per Didone e ciò che gli impone il fato. La lezione è anche finalizzata all’inquadramento del poema virgiliano, di cui si chiariscono temi, finalità, genere e modelli di riferimento attraverso una puntuale contestualizzazione storico-letteraria.

Step 4
2 h

Metodologia didattica applicata: Cooperative learning, Jigsaw

Competenze da promuovere: imparare a imparare, partecipare e collaborare, selezionare e acquisire l’informazione, competenza digitale
 

La classe viene divisa in 5 gruppi, ciascuno dei quali è chiamato a documentarsi sul sito Disf Educational nella sezione “Cercatori di senso”. Ciascun gruppo sceglie e studia un’opera, una pagina di letteratura, un testo tratto dalle Sacre Scritture, un film, una pagina critica o una testimonianza autentica in cui venga affrontato il tema oggetto dell’unità. Il docente funge da mediatore e facilitatore, gira tra i banchi, risponde alle domande degli studenti e indirizza la loro ricerca. (1 ora)

Al termine del lavoro ciascun gruppo presenterà un personaggio o un’opera al resto della classe soffermandosi in particolare sul nesso tra libertà individuale, compimento del destino e realizzazione della propria felicità. (1 ora)

Step 5
1 h

Metodologia didattica applicata: lettura guidata, circle time

Competenze da promuovere: capacità di comprensione del testo, comprensione del valore intrinseco della lettura come ampliamento dell’esperienza del mondo, interconnessione positiva tra gli studenti, inclusione
 

In quest’ultima fase il docente induce gli studenti a riflettere su se stessi e sul ruolo che il pensiero del futuro ha nella loro vita. Per stimolare la riflessione e la condivisione il docente si siede insieme agli studenti in circolo. Viene proposta la lettura di un brano tratto da Le piccole virtù di Natalia Ginzburg in cui l’autrice individua nella vocazione dell’essere umano «la più alta espressione del suo amore per la vita» che per svilupparsi nel delicato periodo adolescenziale richiede «spazio e silenzio» e l’esempio virtuoso degli adulti. Al termine della lettura gli studenti sono invitati a condividere pensieri, timori, esperienze, desideri.

Alla luce di quanto emerso nel percorso didattico e in particolare nel circle time, ciascuno studente riscrive la propria personale definizione di destino e di vocazione e la condivide con il resto della classe.