Dio si ascolta: un breve viaggio nella musica cristiana

Benedetto Cortellesi
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Rosso Fiorentino, Angelo musicante, 1521. Galleria degli Uffizi, Firenze

Questa lezione offre agli studenti la possibilità di intraprende un breve ma coinvolgente viaggio nella spiritualità cristiana attraverso la musica, linguaggio universale capace di esprimere fede, preghiera e ricerca di senso in ogni epoca. Alternando ascolti guidati, attività cooperative e riflessioni personali, il percorso consente di promuovere competenze di IRC rendendo la dimensione del sacro accessibile e significativa per gli studenti.

 

Durata: 3/4 ore (modulabile a seconda delle specifiche esigenze didattiche)
Classe: Scuola Secondaria di Secondo Grado
 

METODOLOGIA DIDATTICA: Didattica esperienziale ed ermeneutica.

STRATEGIE DIDATTICHE: Brainstorming, linguaggio multimediale, apprendimento per scoperta (ascolto attivo), lavoro sulle fonti, circle time conclusivo, riflessione metacognitiva.

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COMPETENZE:

  • Comprendere il ruolo della musica nella trasmissione della fede cristiana
  • Conoscere figure e momenti significativi della storia della musica cristiana
  • Riconoscere la dimensione spirituale e comunicativa della musica religiosa
Step 1
20 min.
Ingresso e attivazione

Cosa fare:

Appena entrati in aula, accogli gli studenti con una domanda scritta alla lavagna o proiettata:

“Se doveste spiegare la vostra fede, o un’esperienza spirituale, usereste le parole o la musica?”

Invita ogni studente a rispondere mentalmente, poi apri un confronto a voce libera (o con mano alzata), raccogliendo parole chiave che emergono: “emozione”, “voce”, “intimità”, “forza”, “energia”, ecc.

Perché:
Serve ad attivare l’esperienza personale e creare connessione affettiva con il tema. La musica è spesso vissuta come qualcosa di “spirituale”, anche al di fuori della religione.

Scrivi le parole alla lavagna o su Padlet, creando una “nuvola” condivisa.

Transizione narrativa

Cosa fare:

Guida con la voce un passaggio evocativo, senza slide, per creare un piccolo “viaggio immaginario”:

“In questa lezione vi porto in viaggio: da re Davide a Taizé, da Bach al Gospel, da antiche abbazie a stadi pieni di giovani in festa. La musica è sempre stata una strada per incontrare Dio, per pregare, per sperare.”

Perché:
La transizione narrativa crea un’atmosfera coinvolgente. Presentare la lezione come un viaggio aiuta a costruire una trama e a mantenere l’attenzione attiva.

Step 2
40 min.
La musica nella Bibbia

Cosa fare:

Lettura brani biblici + emozione associata

Distribuisci (o proietta) 3 testi biblici selezionati:

  • 1Sam 16,23: “Davide prendeva l’arpa... e Saul si sentiva meglio.”
  • Salmo 150: “Lodate Dio con cembali squillanti…”
  • Magnificat – Lc 1,46-55.

Fai leggere i testi (uno per volta) e, dopo ciascuno, chiedi:

“Che emozione trasmette questo testo?”

Gli studenti rispondono con una sola parola (es. pace, gioia, sollievo), che scrivi accanto al brano.

Perché:
Questa attività introduce il linguaggio biblico con un approccio emotivo. Mostra che fin dalle origini la fede si è espressa anche musicalmente, con forza evocativa.

Suggerimento: Inserisci un rapido commento culturale: Davide, re e musicista; i Salmi come canzoni di preghiera; il Magnificat come “canto di Maria”.

Step 3
30 min.
Canto gregoriano e liturgia antica

Cosa fare:

Chiedi:

“Avete mai sentito parlare di canto gregoriano?”

Accogli le risposte e proponi una spiegazione essenziale:

  • Origine del canto gregoriano e il suo ruolo per la musica della liturgia cristiana.
  • I monaci medievali trasmettono i canti oralmente: era memoria viva della fede.
  • Non c’erano strumenti, solo voci: il canto era puro, meditativo.
  • Mostra un esempio di spartito gregoriano (notazione quadrata) per stimolare la curiosità.

Fai ascoltare qualche minuto del Dies Irae (varie versioni disponibili anche su YouTube).

Domanda:

“Che sensazione vi dà? Perché secondo voi si cantava così lentamente e senza strumenti?”

Perché:
Aiuta a comprendere il legame tra forma musicale e spiritualità: lentezza, silenzio, armonia favoriscono la contemplazione. È anche un’occasione per introdurre la storia della notazione musicale.

Step 4
30 min.
Dalla polifonia a Palestrina

Cosa fare:

Spiega in forma narrativa:

  • Con il tempo, i compositori iniziano a sovrapporre più voci: nasce la polifonia.
  • A cavallo del Concilio di Trento (XVI sec.), Palestrina ed altri autori (Anerio, Soriano, Desprez, Da Victoria…) compongono musica con l’intento di accompagnare la liturgia e renderla sempre più bella e più chiara. In particolare, l’opera di Palestrina diviene un vero e proprio modello da seguire.

Ascolto: Kyrie dalla Missa Papae Marcelli – Giovanni Pierluigi da Palestrina

Domanda:

“Sembra più un’opera d’arte o una preghiera? O entrambe?”

Perché:
Questa fase mostra come la bellezza artistica e la fede non sono opposte. È importante proporre un’alternativa allo stereotipo “arte sacra = vecchia o noiosa”.

Step 5
30 min.
Attività di sintesi

Cosa fare:

Dividi la classe in 4-5 gruppi. A ciascuno assegna un “protagonista musicale” (es. Davide, Gregorio Magno, Palestrina, Hildegard von Bingen, Lutero).

Compito: scrivere una mini-biografia musicale del personaggio (max 5 frasi) e scegliere una parola chiave che lo rappresenti.

Fai leggere a voce alta ogni lavoro.

Perché:
Consolida le informazioni trasformandole in narrazione. La sintesi in gruppo aiuta la collaborazione e l’apprendimento attivo.

Step 6
30 min.
La musica come esperienza di fede

Introduzione narrativa

Apri con una provocazione:

“Lo sapevate che Jesus Christ Superstar, il Gospel afroamericano e il Magnificat hanno la stessa radice? La fede cerca sempre nuovi suoni per parlare.”

Stimola la curiosità per il viaggio nel presente.

Perché:
Mostrare continuità tra passato e presente rende il contenuto vivo e pertinente.

 

Cosa fare:

Racconta 3 figure in modo empatico e narrativo:

  • Bach: firmava le sue composizioni con Soli Deo Gloria.
  • Hildegard von Bingen: monaca, mistica, visionaria, musicava le sue visioni.
  • Lutero: la musica aiuta la gente semplice a pregare e capire il Vangelo.

Ascolti (facilmente reperibili su YouTube):

  1. O virtus Sapientiae – Hildegard
  2. La Passione secondo Matteo – J.S. Bach
  3. Go Down Moses – spiritual afroamericano

Domande:

“Quale brano vi ha emozionato di più? Che tipo di fede trasmette?”

Perché:
Confrontare due stili musicali molto diversi aiuta a comprendere la ricchezza delle espressioni spirituali. Le emozioni diventano criterio di lettura.

Step 7
30 min.
Attività finale e creativa

Cosa fare:

Gruppi di 3-4 studenti. Ogni gruppo sceglie un brano tra quelli ascoltati (o un altro spirituale/contemporaneo a loro noto) e scrive un tweet (max 280 caratteri) per raccontare cosa, secondo loro, vuole comunicare quel brano.

Opzionale: creazione di una playlist condivisa della fede (Spotify/Padlet).

Condivisione dei tweet in classe.

Perché:
Unisce creatività e sintesi. Scrivere un messaggio in forma breve aiuta a riflettere e comunicare in modo efficace nel linguaggio dei giovani.