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Archivio segnalazioni e notizie

8 dicembre 2008

A ottanta anni appena compiuti, è mancato l’8 dicembre in Sud Africa, dove stava trascorrendo un periodo di vacanza, Peter E. Hodgson, fisico nucleare, impegnato da decenni nella promozione del dialogo tra scienza e fede. Noto soprattutto per la sua attività di ricerca e di inseganmento ad Oxford, Hodgson aveva approfondito diversi aspetti della storia della scienza, in modo particolare il ruolo della rivelazione cristiana alle radici dello sviluppo del pensiero scientifico in Occidente.

Nato il 27 novembre 1928, si era laureato nel 1948 in fisica e aveva conseguito nel 1951 il dottorato in fisica teorica all’università di Londra. Nel 1958 era Lecturerall'Università di Reading e nello stesso anno era divenuto direttore del gruppo di fisica nucleare teorica del laboratorio di fisica di Oxford, posizione che occuperà per i trent'anni successivi. Dal 1963 era Senior Research Fellow del Corpus Christi College, sempre a Oxford. I suoi interessi si erano successivamente rivolti verso il dialogo fra scienza e fede, allo studio della storia e della filosofia della scienza, al rapporto tra etica e scienza, con particolare riferimento all'impatto dell'applicazione delle nuove tecnologie sulla società umana. Fino al momento della sua morte aveva curato il Bulletin of the Secretariat for Scientific Questions, pubblicato 3 volte all'anno.

Peter Hodgson era membro e collaboratore di associazioni e istituzioni internazionali come il Secretariat for Scientific Questions (Pax Romana), di cui aveva presieduto per vari anni il Consiglio scientifico insieme a Jean Ladrière e Lucien Morren, il Farmington Institute e il Science and Religion Forum. Consultore per diversi mandati del Pontificio Consiglio della Cultura, era attualmente membro del comitato direttivo del Progetto STOQ “Science, Theology and the Ontological Quest. Nel quadro di questo progetto, aveva dato a Roma lezioni presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. Tra i suoi libri pubblicati ricordiamo Nuclear Physics In Peace And War (1961), Christianity and Science (1990), The Philosophy Behind Physics (con T.A. Brody e L.I. de la Peña (1993), Nuclear Power, Energy and the Environment (1999), Theology and the New Physics (2005). Per il Dizionario Interdisicplinare di Scienza e Fede aveva firmato le voci Energia Nucleare e Scienza, origini cristiane.

Nei nostri ricordi personali e nell'amicizia che ci legava a lui, lo ricordiamo pacato e sereno ma allo stesso tempo estremamente disponibile a rispondere a qualsiasi domanda o proposta. Nei suoi vivacissimi occhi azzurri si leggeva l'entusiasmo e la passione che lo animavano a promuovere il dialogo fra scienza e fede tra le giovani generazioni o tra i centri di ricerca sparsi per l'Europa e gli Stati Uniti presso i quali dava volentieri conferenze. Stava ancora lavorando ad alcuni libri che sperava di riuscire a terminare, con la speranza che potessero utili a studenti, professori e a quanti fossero interessati ad approfondire l’armonia fra pensiero scientifico e fede cristiana, una fede che, come fedele della Chiesa cattolica cui apparteneva, egli testimoniò sempre con sincerità e coraggio.

 

© 2008 Documentazione Interdisciplinare di Scienza e Fede

6 febbraio 2009

  

All’età di 76 anni si è spento a Roma Giuseppe del Re. Era nato a Napoli nel 1932. Ordinario di Chimica presso l’Università Federico II di Napoli si era laureato in Fisica a Firenze (1953) e in Chimica a Napoli (1957). Attivo promotore degli studi interdisciplinari e profondo conoscitore della filosofia e della storia della scienza, aveva dato vita a numerosi forum di discussione, convegni e pubblicazioni sui rapporti fra scienze, filosofia e teologia. Oltre alla chimica-fisica, che restava la disciplina centrale dei suoi studi, a partire dagli anni 1970 Del Re cominciò ad occuparsi di epistemologia, in modo particolare dei fondamenti del pensiero scientifico, del realismo conoscitivo e dei rapporti fra scienza e società, indirizzando la sua attenzione ai temi dell’educazione e della formazione delle nuove generazioni. Il suo itinerario intellettuale sembra seguire da vicino quello di un altro chimico-fisico dedicatosi poi all’epistemologia ed ai rapporti fra scienza e società, Michael Polanyi, di cui Del Re era studioso e profondo conoscitore. Le ricerche e le pubblicazioni di Giuseppe Del Re hanno interessato numerosi campi: il problema della complessità, con speciale riferimento all'organizzazione dei viventi e al problema mente-corpo; il ruolo della filosofia della natura di ispirazione aristotelico-tomista nella comprensione contemporanea delle scienze; lo statuto della chimica come disciplina autonoma; il calcolo delle probabilità e la teoria della misura nelle scienze empiriche. Dalla fine degli anni 1970 aveva collaborato attivamente al Forum di discussione su Scienza e Fede avviato dal prof. Giovanni Prodi, una iniziativa che continua  riunire periodicamente decine di docenti universitari italiani con incontri semestrali. Giuseppe Del Re era membro di divise Accademie ed Associazioni Internazionali, fra cui: l’International Academy of Philosophy of Science, l’European Academy for Enviromental Problems, la Società Italiana di Fisica, la Società di Chimica Italiana e la Società italiana di Filosofia della scienza. Membro fondatore insieme a Basarab Nicolescu del Centro Internazionale di Studi e Ricerche Transdisciplinari (Parigi) che opera con il patrocinio dell'UNESCO, è stato anche membro dei comitati scientifici delle Riviste  "Advances in Quantum Chemistry" (Gainesville, Florida, USA), "Hyle" (Karlsruhe, Germania), "Filosofia Oggi" (Genova), "Nuova Secondaria" (Brescia). Autore di numerose monografie, Del Re era conosciuto fra coloro che si occupano del rapporto fra scienze e cultura umanistica per i numerosi Convegni da lui organizzati presso l’I.P.E. (Istituto per le Attività Educative) di Napoli, di cui aveva curato spesso gli Atti, come La probabilità nelle scienze (1987), Il Problema Corpo-Mente (1988), Caos, ordine, complessità (1993), Scienza, valori, educazione (1991). Aveva curato la traduzione e l’introduzione critica di una raccolta di saggi di Thomas Torrance, pubblicata dalla Libreria editrice vaticana con il titolo Senso del divino e scienza moderna (1992). L’opera divulgativa che raccoglie la sua visione interdisciplinare è stata The cosmic dance. Science discovers the mysterious harmony of the universe (2000) con introduzione di Thomas Torrance, tradotta in italiano con il titolo La danza del cosmo. Complessità e armonia dell'universo (Utet, Torino 2006). Era stato membro del Comitato scientifico del Dizionario Interdisciplinare di Scienza e Fede, diretto da G. Tanzella-Nitti e A. Strumia, per il quale aveva firmato le voci Complessità, Chimica, Alchimia e Polanyi. Giuseppe del Re lascia l’esempio di uno studioso credente, profondo e appassionato, costantemente preoccupato di approfondire la sua fede cristiana e la sua ricerca della verità attraverso le scienze, desideroso di trasmettere ai giovani il rigore del ragionamento e la passione per la ricerca.

© 2009 Documentazione Interdisciplinare di Scienza e Fede

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