Archivio segnalazioni e notizie
Consulta il sito The Chronicle of Higher Education che offre notizie aggiornate si bandi, concorsi e posizioni aperte in istituzioni educative in tutto il mondo.
Segnaliamo:
- la sezione Faculty & Research (Didattica e Ricerca) per tutte le aree disciplinari
- la sezione Philosophy
- La sezione Religion
Il tema del Concorso è "Le motivazioni dell’esplorazione umana nello spazio". Il Concorso è aperto a giovani di nazionalità Europea (stati membri UE ed ESA), di età non superiore ai 35 anni alla data del presente bando, in possesso di un diploma di livello universitario (almeno laurea triennale). L'elaborato dovrà essere inviato entro e non oltre il 30 aprile 2021 alla casella concorso2021@festivaldellospazio.com. Il vincitore/la vincitrice riceverà un premio di 1.200 euro e sarà invitato a presentare un estratto del suo elaborato al Festival dello Spazio 2021.
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Si svolgerà nella Città Eterna, dal 13 al 24 maggio 2021, la Summer School organizata dalla Fondazione tedesca Max-Planck-Gesellschaft dal titolo "Cultures of Science and Art in Rome". Per partecipare è necessario inviare la richiesta d'iscrizione entro e non oltre il 15 febbraio 2021.
In questa Summer School si discuterà e si ricercheranno le connessioni tra la scienza e l'arte nella Capitale d'Italia dal 1400-1900. Come città del Papa, Roma è stata un'importante centro religioso e artistico sin dal Medioevo. Forse non tutti sanno però che l'Urbe è stata anche un centro di ricerca scientifica e di visualizzazione della stessa.
Questo fatto è stato sottovalutato a causa della tradizionale, ma ormai superata, opposizione tra religione e scienza, che non si sono mai scluse a vicenda, come dimostrano le attività scientifiche condotte dai gesuiti. Pertanto, questo corso introdurrà Roma come città della conoscenza nei suoi contesti europei e globali.
Guardando in modo specifico alla cultura visiva della scienza, i partecipanti apprenderanno le reti che hanno riunito artisti, collezionisti e intellettuali e come questi e le loro idee hanno influenzato la pratica della scienza.
N.B. Nel caso in cui le restrizioni dovute al Covid-19 rendano impossibile viaggiare in Italia a maggio, sarà offerto un programma online alternativo. Il programma si svolgerà online sole se non sarà possibile eseguire il corso di persona e sul posto.
Data: 13-24 maggio 2021 (15 febbraio 2021 termine ultimo per presentare la domanda d'iscrizione)
Luogo: Roma
Per maggiori informazioni
Nel mese di gennaio, Sua Santità Papa Francesco ha nominato membri della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali:
Prof.ssa Jutta Allmendinger, Presidente del WZB Berlin Social Science Center
Nata a Mannheim (Germania) il 26 settembre 1956, ha conseguito il primo grado di Laurea in Sociologia e Psicologia Sociale all’Università di Mannheim; il successivo grado all’Università del Wisconsin (Stati Uniti d’America); ha concluso la Specializzazione e il Dottorato presso l’Harvard University, nel medesimo Paese. Tra il 1992 e il 2007 ha insegnato all’Università Ludwig Maximilian di Monaco di Baviera (Germania). Dal 1999 al 2002 è stata Presidente della Società Tedesca di Sociologia e, dal 2003 al 2007, ha ricoperto il ruolo di Direttrice dell’Istituto per la Ricerca sull’Occupazione (IAB) di Norimberga. Dal 2007 è Docente di Sociologia dell’educazione e della ricerca sul mercato del lavoro alla Humboldt-Universität di Berlino e, contemporaneamente, è Presidente del WZB Berlin Social Science Center. Inoltre, dal 2012, è Professoressa onoraria di Sociologia alla Freie Universität di Berlino. È autrice di numerosi testi. Ha ricevuto diversi riconoscimenti tra cui il conferimento dell’Ordine al Merito di Prima Classe della Repubblica Federale di Germania, nel 2012, ed il Dottorato honoris causa dall’Università di Tampere (Finlandia) nel 2014.
Presto santo Jerome Lejeune, il medico che scoprì la sindrome di down e che fu il primo Presidente della Pontificia Accademia per la Vita. Questa mattina, infatti, Papa Francesco, ha autorizzato il decreto della Congregazione per le Cause dei santi che riconosce le virtù eroiche del Servo di Dio Jerome Lejeune, fedele laico, nato il 13 giugno 1926 a Montrouge, in Francia, e morto a Parigi il 3 aprile 1994. Un passo in avanti verso la causa di beatificazione e canonizzazione.
Zygon: Journal of Religion and Science: annunciato il contenuto del fascicolo 55 (4) / 2020
Per visualizzarlo: http://www.
L'Istituto Lombardo bandisce nell’anno 2019 per il biennio 2019-2020 un premio intitolato a Rodolfo Antoniazzi e Teresa Antoldi, a favore di un giovane, laureato dopo il 1° gennaio 2013, che presenti contributi originali di ricerca nel campo della meccanica agraria.
Importo del premio euro 3.000,00 al lordo di ogni onere fiscale.
Il Premio sarà assegnato dall'Accademia a Classi riunite, su proposta di una Commissione formata da 5 accademici residenti eletti nella Classe di Scienze Matematiche e Naturali.
Coloro che intendono concorrere al premio devono far pervenire la loro domanda, accompagnata con i lavori e tutti quei dati e documenti che crederanno necessari per fornire alla Commissione esaminatrice gli elementi per un sicuro giudizio.
Scadenza:
Le designazioni, accompagnate da esaurienti motivazioni, debbono pervenire all'Istituto Lombardo entro il 20 novembre 2020.
Il Premio verrà conferito nel mese di febbraio 2021, durante l'adunanza solenne di inaugurazione del 218° Anno Accademico dell'Istituto Lombardo.
Informazioni:
www.istitutolombardo.it
istituto.lombardo@unimi.it
Scadenza: Il termine ultimo per la presentazione degli elaborati è fissato al 18 ottobre 2020.
Informazioni
"Lo scoppio della pandemia, nel più ampio contesto del riscaldamento globale, la crisi ecologica e la drammatica perdita di biodiversità, rappresenta un appello alla nostra famiglia umana a ripensare il proprio corso, a pentirsi e ad intraprendere una conversione ecologica".
Un nuovo accorato appello per il disarmo e per lo stop allo sviluppo di armi biologiche arriva da Papa Francesco, che chiama in causa anche gli scienziati. Un appello, quello del Pontefice argentino, scritto nel messaggio inviato alla Pontificia Accademia delle Scienze, riunita in Vaticano per l'assemblea plenaria.
Il Santo Padre invita a riflettere sui rischi legati alla sopravvivenza dell’umanità senza un cambio di rotta: "Per quanto grande possa essere la responsabilità dei politici, essa non esime gli scienziati dal riconoscere le proprie responsabilità etiche nello sforzo di fermare non solo la produzione, il possesso e l’uso di armi nucleari, ma anche lo sviluppo di armi biologiche, con il loro potenziale di devastare civili innocenti e addirittura interi popoli".
Poi un rimprovero: "La pandemia ha portato alla luce non solo le nostre false sicurezze, ma anche l’incapacità dei paesi del mondo di lavorare insieme". "Nonostante tutta la nostra iperconnettività - osserva Bergoglio - abbiamo assistito a una frammentazione che ha reso più difficile risolvere i problemi che ci riguardano tutti. E significativo, quindi, che questa Sessione Plenaria virtuale dell’Accademia riunisca un certo numero di diverse discipline scientifiche; in questo senso, offre un esempio di come le sfide della crisi Covid-19 dovrebbero essere affrontate attraverso sforzi coordinati al servizio dell’intera famiglia umana".
Scientia et Fides: pubblicato l'indice del nuovo numero - Vol. 8, No. 2 (2020)
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La comunità scientifica internazionale ha perso uno dei suoi esponenti più intelligenti e culturalmente più impegnati. John David Barrow è morto prematuramente, all’età di 67 anni nella sua casa di Cambridge, per un tumore. Chi vi scrive lo ha appreso con profonda commozione, avendolo conosciuto personalmente e coinciso con lui in diverse occasioni, e non esita ad affermare che si tratta della perdita di un autore davvero straordinario. È difficile trovare fra i contemporanei un uomo di scienza dagli interessi così ampi, capace di far emergere e affrontare le maggiori domande filosofiche legate alla cosmologia, all’astrofisica, alla matematica. Creativo al punto di ideare rappresentazioni teatrali e mostre sull’Infinito, controcorrente fino a proporre una visione della scienza che tornava finalmente a dialogare con l’arte, con l’antropologia, con la filosofia e con le grandi domande dell’esistenza. In un articolo raccolto da Repubblica alcuni anni fa non temette di spiegare come la fisica poteva benissimo convivere con la sua fede. Nel discorso pronunciato nel 2006 in occasione del conferimento del Templeton Prize non esitò a paragonare la bellezza del nostro universo a quella di una Basilica cristiana.
Se n’è andato in punta di piedi. Uomo discreto e geniale, capace di mantenere per ore l’attenzione di platee numerose senza mai annoiare. Basterebbe rileggere i titoli di alcuni dei suoi più famosi libri di alta divulgazione per cogliere la profondità delle questioni con cui amava confrontarsi e l’intelligenza con cui sapeva far dialogare fra loro diverse branche del sapere: Il mondo dentro il mondo (Adelphi, 1991); Teorie del tutto (Adelphi, 1992); Perché il mondo è matematico? (Laterza, 1992); L'universo come opera d'arte (Rizzoli, 1997); Impossibilità. limiti della scienza e la scienza dei limiti (Rizzoli, 1998); Dall'io al cosmo. Scienza, arte, filosofia (Raffaello Cortina, 2000); Da zero a infinito, la grande storia del nulla (Mondadori, 2002); I numeri dell'universo (Mondadori, 2003); L'infinito (Mondadori, 2005); Le immagini della scienza. Cinquemila anni di scoperte: una storia visiva (Mondadori, 2009); 100 cose essenziali che non sapevate di non sapere (Mondadori, 2011); Il libro degli universi (Mondadori, 2012).
Particolarmente influente era stato il suo Il Principio Cosmologico Antropico, scritto a 4 mani con Frank Tipler nel 1986 prima che quest’ultimo si spostasse su posizioni eclettiche e bizzarre, tradotto in italiano da Adelphi nel 2002. Barrow ebbe il merito di riunire tutti i risultati e le suggestioni che a partire dalle prime intuizioni di Dirac degli anni 30’ del secolo scorso fino a Bradon Carter e Martin Rees nei decenni passati, sottolineavano la inusuale e accurata sintonia (fine tuning) delle costanti di natura, quasi “scelte” in modo opportuno per dare origine ad ambienti adatti ad ospitare la vita. Un’osservazione esposta con rigore, che separava con intelligenza quanto apparteneva al “Principio antropico debole”, basato su dati scientifici, da quanto apparteneva invece a speculazioni filosofiche, fuori della portata della scienza, da Barrow e Tipler denominate “Principio antropico forte”.
Le biografie e i necrologi battuti in queste ore dalle più note agenzie elencano i premi ricevuti, i numerosi riconoscimenti, i ruoli internazionali ricoperti. Fra questi il Premio Templeton, che Barrow aveva vinto nel 2006 e il Premio Faraday della Royal Society nel 2008, la nomina a membro della Pontificia Accademia delle Scienze nel febbraio del 2020. Invitiamo i nostri lettori a prendere visione del necrologio preparato dalla Fondazione Templeton. John Barrow lascia un grande vuoto. Ma anche una grande eredità. Seguendo il suo esempio, ricercatori profondi e rigorosi si sentiranno più incoraggiati a porre la cosmologia in dialogo con le domande ultime, quelle che aprono anche verso il Fondamento e il senso del tutto, senza temere di uscire dal seminato o di essere giudicati come metafisici improvvisati. John ha mostrato queste aperture con rigore, con intelligenza, con senso estetico. Gliene siamo grati e faremo tesoro delle sue lezioni che, certamente, ci mancheranno.
Giuseppe Tanzella-Nitti
© 2020 Documentazione Interdisciplinare di Scienza e Fede