L’A., sacerdote e docente di Fisica all’Università di Lille (Francia), espone in questo breve saggio come la scienza del XX secolo rilanci la domanda sul senso, partendo dagli interrogativi degli scienziati sulla finalità e, più esplicitamente, su Dio: «la scienza ha qualcosa da dire sul senso dell'universo, della vita, su Dio stesso?» (p. 74).
Proprio in merito a quest’ultimo interrogativo riguardante la trascendenza, il volume riporta le posizioni di diversi ricercatori, che l’A. cerca di rileggere in un’ottica teologicamente significativa. «Nella presente opera, la domanda filosofica sul senso – quanto mai cruciale nel mondo d'oggi – fungerà da punto di partenza e guiderà gli scienziati a porsi eventualmente la domanda su Dio» (p. 6). L'opera si basa su un'indagine recente su 320 scienziati francesi, credenti e non credenti, che hanno risposto a domande sul loro lavoro, sulla fede e sulla visione che essi hanno della Chiesa. Fra le conseguenze che se ne traggono, emerge quella di uno spazio per un dialogo fra teologia e scienze naturali rispettoso del metodo di ciascuna, ma attento alle analogie e alle reciproche aperture.
In un'epoca in cui la scienza giunge, per un suo moto interno, a zone-frontiera con altri gradi di sapere, diventa indispensabile un dialogo interdisciplinare.
Il volume risulta di facile lettura ed è quindi indirizzato ad un ampio pubblico.