La cultura scientifico-naturalista nei Padri della Chiesa (I-V sec.)

Il volume presenta gli atti del convegno svoltosi all'Istituto Patristico Augustinianum di Roma dal 4 al 6 maggio 2006, durante il XXXV Incontro degli Studiosi di Antichità Cristiana sul tema “La cultura scientifico-naturalista nei padri della chiesa dei secoli I-V”. Durante il congresso, che vide la partecipazione di oltre 200 studiosi provenienti da tutto il mondo, si esaminò l'atteggiamento dei primi cristiani, e in particolare dei Padri della Chiesa, nei riguardi della cultura scientifico-naturalista sulla base della Bibbia e della visione dell'uomo e della natura che ne deriva. Il congresso, come spiega nella presentazione Vittorino Grossi, è riuscito “a mettere in luce gli aspetti in qualche modo unitari e suscettibili di dialogo con l'universo scientifico moderno”, anticipando già alcuni aspetti che avrebbero animato la dinamica tra la scienza moderna e la Bibbia con Copernico e Galileo Galilei. Il volume presenta la cultura e il contributo dei Padri della Chiesa attraverso i loro scritti nel tentativo di ricostruire le scienze naturali nella tarda antichità e l'utilizzo che se ne faceva, con una speciale attenzione al rapporto tra la medicina e la religione. Il quadro naturalistico che ne emerge può essere considerato come un primo esempio di elaborazione del pensiero teologico basato sulle Sacre Scritture. Come precisa ancora Grossi, “la natura, per i cristiani, creatura di Dio, ne porta l’orma e il riflesso, e la sacra Scrittura la descrive e la spiega”, mentre “la ricerca scientifica, la curiositas, non era considerata fine a se stessa”. Infatti “se il fine o l’inclinazione (appetitus) naturale è per un cristiano conoscere la verità, l’imparare è solo mezzo del conoscere – dirà Agostino – diventa vitium o disordine quando diventa fine a se stesso” (La vera religione, 53, 102). Il convegno si è soffermato su tre tematiche che costituiscono le tre parti in cui è suddiviso il volume: “Le scienze liberali e la natura. Contributi d’interesse generale”, “La Medicina”, “L’Astronomia/Filosofia”. Vi si raccolgono oltre 50 contributi per quasi 800 pagine (la maggior parte in italiano, ma anche in inglese, spagnolo, tedesco e francese) che esaminano i testi di autori quali S. Basilio, Origene, S. Gregorio di Nissa, Tertulliano, S. Ambrogio, S. Agostino, Cassiodoro e altri autori minori.