Il saggio di Salvatore Nicolosi, professore ordinario di Storia della Filosofia presso la Facoltà di Scienze della Formazione della Terza Università di Roma, già docente presso la Pontificia Università Lateranense, offre una analisi attenta e documentata di come il Seicento e il Settecento, all’origine del pensiero moderno, abbia affrontato la domanda su Dio, formulando nel contempo precise concezioni del rapporto fra Dio e natura.
L’epoca oggetto dello studio ed i pensatori scelti per guidarne la trattazione consentono all’Autore di sviluppare un’analisi che comprende i principali nodi teoretici sia del pensiero filosofico che di quello scientifico. Gli otto capitoli del saggio sono dedicati a Descartes, Pascal, Malebranche, Spinoza, Leibniz (2 capitoli), Newton e Voltaire, non rinunciando ad esporre il pensiero di autori che sono entrati in dialogo con loro o ne hanno condiviso le preoccupazioni teoretiche. Del volume si apprezzano la coerenza del filo conduttore – il problema della teodicea alla luce delle sue risonanze metafisiche ed esistenziali – e l’ampio contesto filosofico, che si preoccupa di mostrare non solo il pensiero dei singoli autori trattati, ma anche le premesse concettuali e le conseguenze sul pensiero ad essi posteriore. Ugualmente presente il dibattito interno all’epoca prescelta, come quello fra Cartesio e Pascal o fra Newton e Leibniz. Fa da sfondo alla trattazione l’analisi storica del sorgere del deismo, con le sue molteplici sfaccettature nelle diverse aree linguistiche, francese e inglese. Ad essa si affianca lo studio del panteismo spinoziano, fornendo così al lettore un quadro completo dell’evoluzione del problema di Dio in un’epoca la cui eredità si farà sentire ancora attraverso l’Ottocento e il Novecento.
L’opera può essere agevolmente utilizzata come utile sussidio didattico all’interno di un corso di Storia della Filosofia moderna, sapendo essa coniugare chiarezza espositiva a rigore documentale. Non sono assenti importanti risonanze teologiche, sia attraverso quegli autori, come Pascal o Voltaire, il cui pensiero coinvolse necessariamente la Rivelazione cristiana, sia attraverso le riflessioni che l’Autore stesso consegna al lettore nelle sue conclusioni. Alla luce dell’esortazione con cui la Fides et ratio invitava la filosofia a porre nuovamente il problema di Dio al centro del suo interesse teoretico, e a non dimenticare la sua apertura alle domande ultime sull’uomo e sul mondo, riteniamo che il presente volume possa aiutare proprio a mostrare come quel nucleo e quella preoccupazione, metafisica ed esistenziale, sia sempre stata al centro del filosofare, anche nell’epoca moderna.