Questo libro raccoglie alcuni saggi scritti dall’autore nell’arco di circa quindici anni (dall’inizio degli anni ’70 alla fine degli anni ’80). Gli argomenti spaziano dalle scienze naturali alla tecnologia, dalla filosofia all’arte, con particolare attenzione ai problemi della società: crisi dell’istruzione, degrado ambientale, confronto tra superpotenze. Il volume si divide in cinque parti a loro volta ripartite in capitoli (sedici in totale). Nella prima parte “Vita di uno scienziato” Weisskopf attinge dalla propria esperienza per tratteggiare i doveri morali dello scienziato. Una discussione del valore e dei limiti della scienza, in generale, e della fisica, in particolare, è l’oggetto della seconda parte “Scienza e Cultura”. Il lettore è guidato ad assaporare i concetti chiave della fisica moderna nella terza parte “Idee nella fisica”. La quarta parte “Due fisici” è un tributo a due padri della meccanica quantistica: Wolfgang Pauli e Werner Heisenberg. Il testo si conclude con brani legati alle scelte etiche di scienziati e tecnologi, raccolti nella quinta parte “Scienza e società”. Il libro di Weisskopf ha molti pregi. Il lettore scientificamente curioso vi troverà un’introduzione al mondo della fisica contemporanea con una prosa sobria, priva di inutili tecnicismi o, peggio, di formule indecifrabili e corredata di figure. L’addetto ai lavori vi troverà una discussione animata da vigore morale di quale deve essere il ruolo dello scienziato e del tecnologo nel mondo di oggi. Tutti saranno impressionati dal vibrante impegno nella società civile raccomandato ai propri contemporanei da un testimone della nascita dell’energia nucleare e dei suoi utilizzi, sia pacifici che bellici: anche se la corsa agli armamenti sembra relegata al passato, lo scenario mondiale non è oggi meno inquietante e richiede un impegno generalizzato per la pace mondiale.