Samantha Cristoforetti raggiunge l'ISS (2014)

Il 23 novembre 2014 è decollata dal cosmodromo di Baikonour la navetta russa Soyuz con a bordo tre astronauti, per raggiungere l’International Space Station (ISS). Fra loro Samantha Cristoforetti, capitano pilota dell’aeronautica militare italiana e prima donna italiana nello spazio. L’astronauta italiana, che ha preso parte alla missione dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) denominata “Futura”, era accompagnata nel volo verso la ISS dagli astronauti Anton Shkaplerov, russo, e Terry Virtis, statunitense. La sua missione a bordo della Stazione Spaziale Internazionale è durata circa 6 mesi, orbitando attorno alla terra ad un’altezza di circa 400 km e alla velocità di 28.800 Km/h. Le sequenze del filmato riprendono l’ingresso dei tre astronauti nel modulo abitativo e di servizi russo, uno dei moduli della ISS, dove vengono accolti, dopo un viaggio di sole 6 ore, da Yelena Serova, Alexandr Samokutjaev e Barry Wilmore. Cristoforetti dirige un saluto in lingua italiana ai suoi familiari durante una prima trasmissione prevista per un dialogo informale fra gli astronauti e alcuni loro interlocutori a terra. Dal video emerge chiaramente il clima di cooperazione internazionale presente nelle missioni sulla ISS, simbolo di quella cooperazione scientifica per la pace che tutti auspichiamo possa guidare le sorti dei popoli sulla terraÈ notevole inoltre l’inaspettata presenza di icone religiose, un crocifisso e altri oggetti di culto cristiani, che gli astronauti del modulo abitativo russo hanno collocato lungo gli anni su una parete della navicella spaziale, ben visibile nella parte centrale dell’inquadratura del filmato. Altre fotografie precedenti mostrano la presenza di alcuni di questi oggetti fin dall’inizio degli anni 2000. È ben più di una curiosità, se si pensa all’ateismo di Stato imposto dall'ex Unione Sovietica. Al primo uomo a volare nello spazio, Yuri Gagarin, fu attribuita dalla comunicazione ufficiale nel 1961 la frase divenuta famosa: “non vedo nessun Dio quassù”. Una delle figlie di Gagarin, Yelena, smentì questa affermazione, rivelando che sia suo padre sia lei avevano ricevuto il battesimo cristiano ortodosso ed erano entrambi credenti.

Filmato NASA/ESA