In questa intervista, realizzata in occasione di un Workshop organizzato dalla SISRI, Giorgio Israel (1945-2015) – storico della scienza, matematico ed epistemologo italiano – parla della dimensione umanistica della scienza e dell’uso delle nuove tecnologie in ambito educativo. Sul primo punto lo studioso sostiene che un’adeguata comprensione dell’impresa scientifica non può prescindere dal considerarne anche gli aspetti storici e quelli filosofici, perché inevitabilmente coinvolti dal progresso stesso della scienza. La scienza non è infatti un'attività totalmente formale e impersonale, ma possiede dimensioni umanistiche che vanno conosciute e valorizzate. Sul secondo punto Israel sottolinea l’estrema utilità di internet per la diffusione della cultura e per la formazione, ma a patto che questo strumento venga impiegato con spirito critico, per supplire alla mancanza di controllo sull’attendibilità e la veridicità delle informazioni immesse in rete. Lo spirito critico è infatti un elemento fondamentale per la cultura scientifica, necessario per procedere nella conoscenza, senza cedere a superficialità e pressapochismi.
L’intervista ha avuto luogo il 16 maggio 2009 in occasione del II° Workshop della SISRI, intitolato “Riflessioni intorno all’Anno Internazionale dell’Astronomia e al II° Centenario darwiniano”, presso il Centro Convegni Bonus Pastor, a Roma.
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