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Il Center for Theology and the Natural Sciences di Berkeley intitolato a Francisco Ayala

16 febbraio 2017

Lo scorso gennaio, il Center for Theology and the Natural Sciences (CTNS) ha ricevuto una donazione di 2 milioni di dollari dal prof. Francisco Ayala, docente emerito di scienze biologiche e filosofia all'Università della California sede di Irvine, membro della National Academy of Sciences e di molte tra le più rinomate accademie scientifiche internazionali. Da tempo Francisco Aayala si occupa di Science and Religion e collabora con il CTNS, del cui board of directors fa parte. Nel 1996 fu uno dei principali relatori in occasione della terza  serie di conferenze promosse dal CTNS in collaborazione con la Specola Vaticana

Giovedì 16 febbraio 2017 il GTU (Graduate Theological Union) ha ospitato un evento in onore dello scienziato per ringraziarlo della donazione e, come riconoscimento, il Centro è stato rinominato “The Francisco J. Ayala Center for Theology and the Natural Sciences.

Il CTNS fu fondato nel 1982 come organizzazione no-profit; oggi è un programma internazionale del GTU di Berkeley, Centro teologico ecumenico e interconfessionale. Fondatore e Direttore del Centro è Robert John Russell, dottore in fisica e professore di Science and Religion. Il CTNS si occupa di ricerca, insegnamento e servizio al pubblico. Il focus scientifico centrale del CTNS è lo sviluppo negli ambiti della fisica, della cosmologia, della biologia evolutiva e della genetica. Il CTNS offre corsi e seminari di livello universitario a futuri ministri ecclesiastici e a laici. Ha promosso diversi programmi di ricerca fra i quali: Theological and Ethical Implications of the Genome Initiative - The Science and Religion Course Program - The Science and the Spiritual Quest Program - STARS: Science and Transcendence Advanced Research Series. Il CTNS pubblica la rivista Theology and Science.

Bob Russell ha dichiarato: “Come scienziato riconosciuto a livello internazionale, il prof. Ayala conferisce al CTNS un alto livello di credibilità nella comunità scientifica spesso esitante, questo ci aprirà porte sul mondo secolare che forse troppo a lungo sono rimaste chiuse”.