Kathleen Lonsdale fu una delle prime due donne, insieme alla microbiologa Marjory Stephenson, ad esser eletta “Fellow of the Royal Society”; fu la prima donna ordinario di chimica all’University College di Londra. I suoi contributi alla cristallografia moderna furono numerosi e fondamentali. Fu anche moglie, madre e devota donna di fede, attiva in una comunità di confessione cristiana protestante, di orientamento pacifista, impegnata in prima persona per testimoniare i propri valori.
W.L. Bragg, scienziato e premio Nobel per la fisica (1915), così scrisse di lei: “Molti hanno già scritto dei risultati scientifici di Dame Kathleen Lonsdale; desidero aggiungere un tributo a lei come persona. È stata una delle persone più integre, competenti e coraggiose che io abbia mai conosciuto. Noi che lavoriamo nel campo dell'analisi a raggi X non potremmo essere mai abbastanza grati per tutto quello che ha fatto per aiutarci. […] Nessun problema era troppo grande per lei, e svolgeva il suo lavoro non per il suo interesse personale ma per il bene generale, in gran parte restando dietro le quinte e aiutando gli altri.... La sua grinta e la sua determinazione nell’essere al servizio degli altri non conoscevano limiti.”(W.L. Bragg, Acta Cryst. 12)
Kathleen Lonsdale (Yardley era il cognome della sua famiglia di origine) nacque nel 1903 a Newbridge (Irlanda del Nord), la minore di dieci figli. Nel 1908 la madre, cresciuta a nord di Londra, decise di lasciare l’Irlanda con la famiglia a causa della crescente incertezza politica e della separazione dal marito. Si trasferirono quindi in Inghilterra, nell’Essex. Kathleen dimostrò fin da giovane una propensione per lo studio e per la matematica. All’età di sedici anni vinse l’ammissione al Redford College for Women a Londra. Al College passò dallo studio della matematica alla fisica. Ottenne il Bachelor in Science nel 1922 risultando al primo posto in graduatoria. Il prof. W.H. Bragg le offrì una borsa di ricerca all’University College di Londra. Nel 1923, seguì Bragg e il suo gruppo di ricerca in cristallografia, trasferitosi nel frattempo alla Royal Institution di Londra.
La sua prima pubblicazione è del 1924 e le valse il Master of Science in Fisica all’University College. Nello stesso anno pubblicò, insieme a Astbury, un’importante tabella di dati cristallografici per 230 gruppi spaziali di reticoli cristallini.
Nel 1927 Kathleen sposò Thomas Jackson Lonsdale, che aveva incontrato durante i suoi studi post-diploma all’University College. Si trasferirono a Leeds, dove il marito aveva un posto nella Silk Research Association con sede nel dipartimento tessile della Leeds University. Lì Kathleen lavorò sulla struttura dei cristalli di esametilbenzene, dimostrando che gli atomi di carbonio nell’anello benzenico sono complanari e disposti in modo esagonale. La scoperta fu fatta indipendentemente dal lavoro dei suoi colleghi a Londra, e fu sostenuta da Bragg, anche se contraddiceva la sua teoria, che prevedeva una forma diversa per questo composto.
Kathleen poté contare sempre sul sostegno del marito che la incoraggiò nella sua attività di scienziata. Per questo Kathleen scrisse: "Una donna, e soprattutto una donna sposata con figli, per diventare una scienziata di prima classe, deve prima di tutto scegliere, o aver scelto, il marito giusto" (K. Lonsdale, “Women in Science – why so few?” Laboratory Equipment Digest February 1971, p. 85, citato in Hodgkin, 1975, p. 474).
Tornati a Londra nel 1929, dopo la nascita della loro prima figlia Jane, Kathleen Lonsdale si dedicò per qualche anno alla famiglia, lavorando da casa allo sviluppo di formule per le tabelle dei fattori strutturali.
Nel 1934 Lonsdale tornò alla Royal Institution, dove rimase con Bragg fino alla morte di questi, nel 1942. Nel 1946 rientrò all’University College di Londra, costituendo un proprio gruppo di ricerca. Nel 1945 fu eletta membro della Royal Society; nel 1949 fu nominata Full professor of chemistry e direttore del Dipartimento di cristallografia. Questo fu il suo primo incarico accademico stipendiato dopo anni trascorsi fra borse di ricerca e contratti a termine. Fu capo redattore dei tre volumi delle International X-Rays Tables (1952, 1959, 1962).
Nel 1956 venne nominata DBE (Dame of the British Empire), titolo onorifico che viene concesso alle donne britanniche che si sono distinte in vari campi culturali.
Kathleen era stata educata dalla madre come battista fondamentalista. In giovinezza divenne scettica su alcune affermazioni che le sembravano lontane dall'esperienza quotidiana. Tuttavia, restò sempre credente, come ella stessa scrisse: "ebbi difficoltà a trovare una filosofia di vita che potesse soddisfare il mio desiderio di conoscere la verità; preferivo tra i miei conoscenti quelli che sapevo essere cristiani praticanti, a quelli che erano antagonisti della religione. Infatti, rispettavo molto gli insegnamenti di Gesù e ammiravo la sua vita" (Lonsdale, 1964, pp. 11-12).
Dopo un periodo di ricerca religiosa lei e il marito Thomas, nel 1935, si unirono alla “Società degli Amici” (Quaccheri), durante il loro soggiorno a Leeds. Kathleen non cercava un cristianesimo privo di contenuti intellettuali, ma era attratta dall'enfasi del quaccherismo sull'attuazione pratica dell'insegnamento e del carattere di Cristo. La fede di Kathleen sottolineava il carattere morale e gli insegnamenti di Gesù di Nazaret come applicati alla vita pratica cristiana. Come affermò più tardi in un discorso a una riunione di Anziani Quaccheri: "Ciò che mi attira di Gesù è la sua vita, lo spirito d'amore che egli mostrò nel dare alcuni dei suoi insegnamenti più profondi alla donna di Samaria che era disprezzata per tre motivi, perché era una donna, perché era una samaritana e perché viveva una vita immorale […]" (Lonsdale, K., Science, Religion, and the Student, London, Friends Home Service Committee, 1970, p. 13).
Lonsdale ha collegato profondamente la condotta e il contenuto del suo lavoro scientifico alla sua personale esperienza di fede. In un’occasione paragonò la fede cristiana alla ricerca scientifica della verità: "Se conoscessimo tutte le risposte non avrebbe senso fare ricerca scientifica. Dal momento che non è così, tale ricerca è stimolante, emozionante, sfidante. Lo stesso vale per la vita cristiana, vissuta sperimentalmente. Se sapessimo tutte le risposte, questa non sarebbe così divertente" (Lonsdale, 1964, p. 55).
Il lavoro di Lonsdale nella cristallografia rispecchia in un certo senso i suoi processi “sperimentali” verso la scoperta di Dio. Per lei "apprezzare la bellezza e l'ordine, così come l'onestà intellettuale, ci porta verso la verità, non lontano da essa"(Ibid, p. 32).
In occasione della “Conferenza Eddington” (1964) affermò che la pratica della scienza, della religione e dell’educazione dei figli dovrebbe essere fondate sulla conoscenza acquisita personalmente. Kathleen sentiva che fede e scienza avevano molto in comune e riteneva fosse importante tenere presente questo nesso. Nella prefazione alla nota opera di Max Born, Physics and Politics scrisse: “È facile per uno scienziato diventare uno spirito ristretto e persino dimenticare alcuni degli assunti di base su cui si fonda la propria scienza: dimenticare quindi che esistono degli assunti di base. Lo scienziato, così come l'uomo di religione, vive di fede e non di certezza. Entrambi possono aspettarsi, se hanno una mente aperta, di percepire o ricevere nuovi aspetti della verità” (Lonsdale, 1962, p. V).
Lonsdale fu attratta dal quaccherismo anche perché si adattava alle forti tendenze pacifiste che ella sviluppò durante la prima guerra mondiale, quando assistette alla morte e alla distruzione durante i bombardamenti aerei dalla sua casa di famiglia nel sobborgo londinese dell'Essex.
Ella credeva nel pacifismo assoluto e nel fatto che tutte le guerre fossero moralmente sbagliate. Riteneva che nessuna nazione armata in modo permanente potesse essere libera e che il completo disarmo mondiale fosse l’unica soluzione ai problemi internazionali. Credeva fermamente nella resistenza nonviolenta di Gandhi e nella disobbedienza civile. Durante la seconda guerra mondiale rifiutò di arruolarsi nella difesa civile e, a causa del successivo rifiuto di pagare la conseguente multa, scontò un mese di prigione. Le sembrò importante dimostrare la profondità della sua obiezione di coscienza.
Parlando più tardi di questo episodio che segnò fortemente la sua vita, Kathleen scrisse: "la ragione mi diceva che ero uno sciocca, che stavo rischiando il mio lavoro e la mia carriera, che un esempio isolato non poteva fare nulla di buono, che era un gesto inutile perché se mi fossi arruolata i miei tre figli piccoli mi avrebbero esonerato. Ma la ragione stava combattendo una battaglia persa. Avevo lottato in preghiera e sapevo al di là di ogni dubbio che dovevo rifiutare di arruolarmi, perché chi crede che la guerra sia il modo sbagliato di combattere il male ha il dovere di esporsi contro di essa, anche se dovesse trovarsi da solo, e deve assumersene le conseguenze." (Lonsdale, 1964, p. 54).
Lonsdale scelse di andare in prigione piuttosto che compromettere le sue convinzioni pacifiste, come parte dell'"avventuroso esperimento" della fede: "la vita cristiana, vissuta sperimentalmente" (Ibid. pp. 54-55).
Il suo lavoro scientifico, il pacifismo, la scelta del carcere furono esperienze e attività che facevano parte del suo impegno pratico al servizio dell’umanità. A causa della sua esperienza diretta come detenuta in carcere, fu nominata nel Board of Visitors di diverse prigioni per donne e ragazze. Fece amicizia sia con le detenute che con i funzionari delle carceri, sostenendo numerosi piccoli cambiamenti che avrebbero portato ad un ambiente carcerario più umano, premuroso e riabilitativo.
Kathleen credeva che i governi dovessero riflettere profondamente sulle disuguaglianze internazionali, per evitare le guerre. Riteneva anche che gli scienziati avessero il compito di contribuire a diminuire le disuguaglianze, fornendo tecnologie per alleviare la sofferenza e la miseria umana e dando un esempio di collaborazione internazionale pacifica e fruttuosa.
Pur essendo consapevole delle difficoltà pratiche, credeva fortemente nel valore che risiede nello sviluppo di relazioni di collaborazione e fiducia nei diversi settori della vita (politico, scientifico, culturale). Coerentemente con le sue idee e la sua fiducia nell'azione pratica, Lonsdale cercò personalmente di sviluppare tali relazioni. In buona misura ciò avvenne senza clamore, attraverso i normali canali aperti agli scienziati, durante viaggi per conferenze e convegni e ospitando scienziati stranieri nel suo gruppo di ricerca. Gran parte del suo impegno personale per la pace fu compiuto attraverso piccoli gesti, di pari passo con la sua convinzione che ogni scienziato è responsabile della propria condotta etica personale: "Ogni scienziato dovrebbe sentire un senso di responsabilità personale, non necessariamente per lo stato in cui si trova il mondo oggi, ma una responsabilità nel riflettere sulle proprie certezze fondamentali e sul sistema etico che ci si costruisce su tali certezze; e inoltre la responsabilità di tentare, attraverso decisioni e azioni personali, di rendere il mondo il luogo che sappiamo dovrebbe essere" (Lonsdale, 1951, p. 204.).
Kathleen credeva che anche il contributo di un solo scienziato potesse fare la differenza. Personalmente riteneva che i giusti principi etici da soli non possono produrre un comportamento morale: "ci deve essere una forza che ci spinge al raggiungimento del nostro ideale teorico" (Ibid p. 202). Senza la fede personale, la discussione sull'etica della guerra e della pace sarebbe "tanto accademica quanto il tentativo di discutere ipotetiche strutture cristalline senza tentare in alcun modo di scoprire se siano conformi alle osservazioni sperimentali" (Ibidem).
Dopo la guerra Kathleen divenne vicepresidente dell’Atomic Scientists Association e fu anche presidente della sezione britannica della Women’s International League for Peace and Freedom, originariamente fondata a L’Aia durante la prima guerra mondiale. Partecipò alle riunioni del movimento Pugwash, il gruppo antinucleare degli scienziati.
La sua breve permanenza nella prigione di Holloway non frenò la sua carriera scientifica. La sua produzione scientifica alla Royal Institution fu estremamente prolifica. Nel 1956 venne nominata Dame Commander dell'Impero britannico, ricevette la medaglia Davy nel 1967 e fu eletta come prima donna presidente dell'Unione Internazionale di Cristallografia e prima donna presidente della British Association for the Advancement of science rispettivamente nel 1966 e 1967.
Kathleen Lonsdale lavorò duramente per tutta la sua vita; viaggiò molto (Europa, Stati Uniti, India, Unione Sovietica e Repubblica Popolare Cinese) sia per la sua attività scientifica sia per il suo impegno come pacifista.
Gravemente ammalata, morì all’University Hospital di Londra, l’1 aprile 1971.
Bibliografia:
J.R. HELLIWELL, Perspectives in Crystallography, CRC Press, Boca Raton 2015.
D.M. CROWFOOT HODGKIN, Kathleen Lonsdale, 28 January 1903 – 1 April 1971, in «Biographical Memoirs of Fellows of the Royal Society» 21 (1975), pp. 447-84.
K. LONSDALE, The Ethical Problems of Scientists, «Bulletin of the Atomic Scientists» 7.7 (1951), pp. 201-204.
K. LONSDALE, Foreword, in M. Born, Phisics and Politics, Basic Books, New York 1962.
K. LONSDALE, I Believe: The Eighteenth Arthur Stanley Eddington Memorial Lecture (6 November 1964), Cambridge University Press, Cambridge 1964.
K. MILLER, S.M. CONTAKES, Crystallographer, Quaker, Pacifist, & Trailblazing Woman of Science: Kathleen Lonsdale’s Christian Life “Lived Experimentally”, «God and Nature Magazine», 2014.