 Agnosticismo |
ll termine "agnosticismo" deriva dal greco "agnostos" che significa "non conoscibile", radice della parola corrispondente in altre lingue moderne (francese: agnosticisme, tedesco: Agnosticismus, inglese: agnosticism). |
2002 |
Gaspare MuraProfessore di Storia della filosofia e di Ermeneutica filosofica, Direttore dell'I.S.A., Istituto Superiore per lo studio della non credenza, della religione e delle culture, Pontificia Università Urbaniana. |
 Analogia |
Il termine «analogia», nell’accezione comune della lingua italiana odierna, sta ad indicare un «rapporto di somiglianza tra alcuni elementi costitutivi di due fatti od oggetti, tale da far dedurre mentalmente un certo grado di somiglianza tra i fatti e gli oggetti stessi». |
2002 |
Alberto StrumiaProfessore di Fisica matematica. Università di Bari. |
 Antropico, Principio |
La progressiva uscita di scena dell'uomo da una posizione centrale nel cosmo e la conseguente perdita dei privilegi filosofici che ne erano connessi, ha rappresentato uno dei principali nodi di transizione dall’epoca medievale all’epoca moderna. |
2002 |
Giuseppe Tanzella-NittiProfessore di Teologia fondamentale. Pontificia Università della Santa Croce. |
 Ateismo |
Nelle lingue antiche e moderne il termine "ateismo" deriva dal greco atheótes, da cui il lat. atheismus (ingl. atheism, fr. athéisme, ted. Atheismus). Come è noto, l'alfa privativo in greco come nel sanscrito, esprime sia la negazione che la privazione di ciò che viene affermato nel nome: á-theos significa quindi negazione del theós, negazione di Dio. |
2002 |
Gaspare MuraProfessore di Storia della filosofia e di Ermeneutica filosofica, Direttore dell'I.S.A., Istituto Superiore per lo studio della non credenza, della religione e delle culture, Pontificia Università Urbaniana. |
 Bellezza |
La nozione di "bello" (lat. pulchrum; gr. kalós) nelle sue diverse accezioni attraversa tutta la storia del pensiero occidentale, come concetto legato a valori estetici, logici, etici e religiosi |
2002 |
Wil DerkseProfessore di Filosofia. Technical University of Eindhoven, Olanda. Direttore della Radboud Foundation. Vice Presidente della European Society for the Study of Science and Theology (ESSSAT). |
 Betlemme, Stella di |
Nelle rappresentazioni artistiche tradizionali della Natività di Gesù di Nazaret c'è un riferimento a un evento astronomico chiamato comunemente in italiano "stella cometa" o, più correttamente, stella di Betlemme, perché nel testo di San Matteo si parla di stella senza riferimento a una coda. |
2002 |
Michele CrudeleDocente di Informatica Medica, Università Campus Bio-Medico di Roma |
 Cielo |
Se la natura, nel senso più ampio del termine, è il luogo da cui hanno preso avvio non soltanto la riflessione filosofica, e poi quella scientifica, ma anche la primitiva sensibilità religiosa, il "cielo" rappresenta in modo particolare quello "spazio concettuale ed esperienziale" ove l'intreccio fra scienza, filosofia e religione ha raggiunto le manifestazioni filosoficamente più profonde e culturalmente più espressive |
2002 |
Giuseppe Tanzella-NittiProfessore di Teologia fondamentale. Pontificia Università della Santa Croce. |
 Creazione |
La nozione di «creazione» appartiene in prima istanza al linguaggio della Rivelazione biblica. La sua originalità nel contesto della religione, della filosofia e delle scienze, viene colta esplicitandone la specificazione ex nihilo, creazione dal nulla |
2002 |
Giuseppe Tanzella-NittiProfessore di Teologia fondamentale. Pontificia Università della Santa Croce. |
 Determinismo |
L'uso abituale di questa terminologia è piuttosto recente. Essa risale al 1927, all'epoca cioè del "principio di indeterminazione" di Heisenberg (1901-1976) ed è stata utilizzata per tutto il XX secolo dai fisici e nel mondo scientifico. Essa, tuttavia, nasconde problemi che sono di natura filosofica e, come tali, sono molto più antichi e vasti dell'attuale questione dell'interpretazione della meccanica quantistica, o delle teorie fisiche in genere. |
2002 |
Alberto StrumiaProfessore di Fisica matematica. Università di Bari. |
 Didattica delle scienze |
Per la maggior parte della gente, il primo e decisivo incontro con la scienza avviene in ambito scolastico. Nonostante la crescita di importanza della divulgazione scientifica e il moltiplicarsi di strumenti e occasioni di informazione, l'impatto più rilevante è quello che si ha sui banchi di scuola, attraverso i primi libri di testo, legato al volto e al carattere più o meno brillante o severo di quei particolari docenti. |
2002 |
Mario GargantiniIngegnere e giornalista scientifico. direttore di Emmeciquadro, Euresis, Milano. |
 Dio |
Nello sviluppo della cultura umana due questioni centrali si sono imposte alla ragione reclamandole una certa spiegazione: l'esistenza del mondo e l'emergenza dell'essere umano sul resto della realtà visibile. |
2002 |
Giuseppe Tanzella-NittiProfessore di Teologia fondamentale. Pontificia Università della Santa Croce. |
 Embrione umano |
All'interno dei temi di pertinenza della bioetica, della teologia morale speciale e del biodiritto, la questione della vita umana prenatale ha occupato uno spazio assai rilevante che potrebbe apparire ad alcuni perfino eccessivo |
2002 |
Roberto ColomboProfessore di Biologia generale e di Bioetica. Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano. Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia, Roma. Membro della Pontificia Accademia per la Vita. |
 Ermeneutica |
L'etimologia del termine "ermeneutica" mostra la diversa confluenza di significati che sono stati all'origine delle differenti concezioni dell'ermeneutica stessa. Il termine deriva dal gr. hermeneía, (hermeneúein, interpretare, tradurre), corrispondente al latino interpretari |
2002 |
Gaspare MuraProfessore di Storia della filosofia e di Ermeneutica filosofica, Direttore dell'I.S.A., Istituto Superiore per lo studio della non credenza, della religione e delle culture, Pontificia Università Urbaniana. |
 Etica del lavoro scientifico |
L'abituale espressione: «etica della scienza» non è molto chiara e si presta ad equivoci. La parola «scienza», infatti, nonostante il moltiplicarsi degli ambiti disciplinari, nella mentalità comune indica tuttora le scienze fisico-naturali e matematiche |
|
Gualberto GismondiProfessore di Teologia fondamentale e Antropologia teologica. Pontificia Università Gregoriana. |
 Evoluzione |
Pur trattandosi di un termine ormai universalmente conosciuto e usato sia dal linguaggio scientifico che dalla cultura in genere, al parlare di evoluzione si impongono alcuni brevi chiarimenti iniziali, in quanto proprio il suo largo uso conduce non di rado ad una certa confusione terminologica |
2002 |
Ludovico GalleniProfessore di Zoologia generale. Università di Pisa e professore di Scienza e Teologia presso l'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Pisa. |
 Extraterrestre, Vita |
L'osservazione del cielo stellato ha sempre suscitato molti interrogativi. La domanda sulla possibilità che altri pianeti ospitino forme di vita simili a quelle che si sono sviluppate sulla terra è stata forse una delle più comuni |
2002 |
Giuseppe Tanzella-NittiProfessore di Teologia fondamentale. Pontificia Università della Santa Croce. |
 Geologia |
La geologia è la disciplina che studia composizione, struttura e forma della Terra ed i fenomeni che vi si svolgono, in particolare alla superficie, là dove l'accesso è più immediato. Essa è in parte una scienza fisica che, studiando le vicende ed i mutamenti della Terra, ne ricerca le cause e le correlazioni nell'intento di pervenire a leggi generali; ed è anche storica, in quanto cerca, partendo dall'osservazione del presente, di ricostruire le trasformazioni della Terra nel tempo sino alla sua forma attuale
|
2002 |
Francesco AbbonaProfessore di Mineralogia, Università di Torino. |
 Gesù Cristo, Rivelazione e Incarnazione del Logos |
Nello studio dei rapporti fra Rivelazione biblica e lettura scientifica del mondo, il riferimento alla persona di Gesù Cristo è dettato dalla professione di fede cristiana secondo la quale in lui coesistono, in modo inseparabile ed inconfuso, sia la natura divina sia quella umana.
|
2002 |
Giuseppe Tanzella-NittiProfessore di Teologia fondamentale. Pontificia Università della Santa Croce. |
 Idealismo |
Con il termine "idealismo" si intende genericamente ogni filosofia che, interrogandosi circa la fonte della conoscenza, la identifica con il pensiero, ovvero con l'idea. Secondo la prospettiva idealista, la conoscenza non riconoscerebbe la realtà posta al di fuori del soggetto conoscente, perché considera come reali soltanto i fenomeni interiori, quelli del soggetto, detti anche "rappresentazioni o stati di coscienza"
|
2002 |
Alessandro Salucci Docente di Antropologia filosofica. Pontificia Università San Tommaso, Roma. |
 Infinito |
Il termine "infinito" ha una vasta gamma di significati e applicazioni, essendo stato impiegato, fin dall'antichità, nel linguaggio comune, come in quello filosofico e teologico, in quello matematico come in quello poetico.
|
2002 |
Gianfranco BastiProfessore di Antropologia filosofica, Pontificia Università Lateranense. |
 Informazione |
Termini come "informare", "informazione", "forma" e "formulazione" sono di uso frequente sia nel linguaggio quotidiano contemporaneo, sia in quello filosofico classico e moderno, sia in quello tecnico, attualissimo, legato al mondo deicomputer, della comunicazione e della logica. |
2002 |
Eugenio SartiProfessore di Controlli automatici. Università di Bologna. Membro dell'Unione Scienziati per il Disarmo e del Centro Interdipartimentale Università per la Pace di Bologna. |
 Intelligenza Artificiale |
Si può definire l'"intelligenza artificiale" come l'insieme di studi e tecniche che tendono alla realizzazione di macchine, specialmente calcolatori elettronici, in grado di risolvere problemi e di riprodurre attività proprie dell'intelligenza umana. |
2002 |
Paola MelloProfessore di Intelligenza artificiale. Università di Bologna. |
 Leggi naturali |
Il concetto di legge è un concetto fortemente analogico. Sorto in ambito giuridico-sociale, si estende successivamente alla razionalità scientifica, ove entra dapprima attraverso le nozioni di regola armonica e proporzione numerica (Pitagora) e, dopo la fondazione del metodo sperimentale, mediante l’espressione matematica dei fenomeni fisici (Galileo, Newton, Leibniz) |
2002 |
Giuseppe Tanzella-NittiProfessore di Teologia fondamentale. Pontificia Università della Santa Croce. |
 Materia |
Nel linguaggio comune siamo abituati a designare con l’aggettivo “materiale” tutto ciò che può cadere sotto la percezione diretta dei nostri sensi esterni: |
2002 |
Alberto StrumiaProfessore di Fisica matematica. Università di Bari. |
 Meccanica |
Il termine «meccanica» (gr. mechané, macchina, mechanikós, ingegnere; lat. mechanica) denota quel ramo della fisica che si occupa dello studio del «moto», o «movimento», dei corpi materiali
|
2002 |
Alberto StrumiaProfessore di Fisica matematica. Università di Bari. |
 Miracolo |
Come la nozione di mistero, anche quella di "miracolo" (dal lat. miror, meravigliarsi) ha per ambito naturale ed originario quello religioso, sebbene ambedue si prestino ad una varietà di comprensioni e di impieghi lessicali che ne hanno fatto inevitabilmente migrare il significato anche verso altri contesti. |
2002 |
Giuseppe Tanzella-NittiProfessore di Teologia fondamentale. Pontificia Università della Santa Croce. |
 Mito |
Col trascorrere del tempo, il progresso scientifico è riuscito a relegare in secondo piano ciò che comunemente chiamiamo «mito», termine che indica tutte le antiche “narrazioni” che stanno alla base della cultura ed anche un atteggiamento intellettuale che regola un rapporto originale con la realtà |
2002 |
Jean-Michel MaldaméProfessore di Teologia e Filosofia della scienza. Institut Catholique di Toulouse. Membro accademico onorario della Pontificia Accademia delle Scienze. |
 Panteismo |
Il termine "panteismo" deriva dalle parole greche pân (tutto) e Théos (Dio) e si applica a tutte quelle dottrine secondo le quali è Dio tutto ciò che è, ovvero che identificano in vario modo Dio e il mondo. |
2002 |
Giuseppe Tanzella-NittiProfessore di Teologia fondamentale. Pontificia Università della Santa Croce. |
 Positivismo |
Si definisce "positivismo" un movimento non soltanto filosofico, ma anche scientifico e culturale nel senso più vasto del termine, affine sotto molti aspetti all'empirismo e al pragmatismo. Il termine "positivismo" fu coniato da Saint-Simon e venne in seguito reso popolare nella prima metà del XIX da Auguste Comte (1798-1857), sociologo e filosofo francese che è considerato il padre del movimento positivista |
2002 |
Michele MarsonetProfessore di Propedeutica filosofica. Università di Genova. |
 Relatività, Teoria della |
Tra i fisici del XX secolo Albert Einstein (1879-1955) è certamente quello che ha maggiormente determinato l’immagine dello scienziato per antonomasia, sia presso i colleghi fisici che presso la gente comune, fino a diventare un vero e proprio mito. Chi non conosce, magari anche senza comprenderla del tutto, la formula E = mc2? |
2002 |
Alberto StrumiaProfessore di Fisica matematica. Università di Bari. |
 Riduzionismo |
Un riduzionista ritiene che un sistema complesso non sia nient'altro che la somma delle sue parti, per cui si può dar ragione del sistema "riducendone" la considerazione a quella dei singoli costituenti. Un antiriduzionista, al contrario, ritiene che il tutto sia maggiore della somma delle parti, per cui vi sono proprietà "olistiche" che non possono essere descritte in termini dei puri elementi costituenti |
2002 |
John PolkinghornePresidente Emerito del Queen's College di Cambridge. già Professore di Fisica applicata, Università di Cambridge (UK). Fellow della Royal Society. |
 Sacra Scrittura |
Il rapporto fra Sacra Scrittura e visione scientifica del mondo costituisce un aspetto particolare e assai rilevante del problema del rapporto fra scienza e fede. La sua corretta comprensione dipende, in prima istanza, dal significato che si attribuisce alla parola "scienza", ma contemporaneamente anche da un corretto significato attribuito alla parola "fede" |
2002 |
Claudio BaseviProfessore di Sacra Scrittura: Nuovo Testamento, Universidad de Navarra, Pamplona. |
 Scienza, origini cristiane |
La presenza della scienza nella nostra vita e la moltitudine delle sue applicazioni tecnologiche ci sono così familiari da darle tutte per scontate. Eppure non troviamo nulla di simile nelle grandi civiltà del passato: lo sviluppo delle scienze è storicamente una caratteristica esclusiva della civiltà occidentale |
2002 |
Peter E. HodgsonProfessore emerito di Fisica nucleare. Corpus Christi College, Oxford. |
 Scienze naturali, utilizzo in teologia |
All’interno del suo specifico compito di comprendere la parola di Dio alla luce della fede, spiegarne l’interna coerenza ed esplicitarne le diverse implicazioni, la teologia entra inevitabilmente in rapporto con altre fonti di sapere e ne considera le rispettive conoscenze |
2002 |
Giuseppe Tanzella-NittiProfessore di Teologia fondamentale. Pontificia Università della Santa Croce. |
 Sindone di Torino |
La Sindone di Torino è un antico lenzuolo di lino, di buona fattura, a struttura spigata, lungo circa m. 4,36 (un po' di più quando è sottoposto a tensione) e alto circa cm. 110. Sul verso del lenzuolo è visibile l'immagine frontale e dorsale di un uomo, morto a causa delle torture della crocifissione. |
2002 |
Giuseppe GhibertiProfessore di Sacra Scrittura. Facoltà di Teologia dell'Italia Settentrionale, Torino e Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano. Membro della Pontificia Commissione Biblica. |
 Tempo |
Sperimentiamo il tempo come un passaggio continuo e inarrestabile da ciò che fu a ciò che è adesso ed ulteriormente a ciò che sarà. Questo passaggio quasi impercettibile non significa che il tempo sia un'entità assoluta (la cosiddetta teoria del "tempo assoluto", o vuoto, assunta ad esempio da Newton), poiché in realtà il tempo è una caratteristica derivata dal movimento |
2002 |
Juan José SanguinetiProfessore di Filosofia della scienza e Filosofia della natura. Pontificia Università della Santa Croce. |
 Unità del sapere |
Lo studio delle relazioni fra sapere scientifico e sapere umanistico, fra una lettura empirica della realtà ed una sua lettura sapienziale — incluse le conoscenze provenienti dalla fede religiosa e dalla Rivelazione biblica — conduce inevitabilmente ad interrogarsi sulla possibilità e sulle condizioni di una «unità del sapere» |
2002 |
Giuseppe Tanzella-NittiProfessore di Teologia fondamentale. Pontificia Università della Santa Croce. |
 Università |
L'idea che la coltivazione e la trasmissione del sapere richiedesse uomini e luoghi espressamente dedicati a questa finalità è presente fin dall'antichità e rappresenta uno dei fattori determinanti per la nascita e lo sviluppo della civiltà umana |
2002 |
Giuseppe Tanzella-NittiProfessore di Teologia fondamentale. Pontificia Università della Santa Croce. |
 Uomo |
Confrontandosi con la natura che lo circonda, l’essere umano osserva il suo naturale collegamento con il mondo animale, col quale condivide gran parte delle sue funzioni vitali, ma percepisce allo stesso tempo la sua singolarità e la sua emergenza |
2002 |
Fiorenzo FacchiniProfessore di Antropologia. Università di Bologna. |
 Verità |
La questione centrale per la scienza, la filosofia e la teologia è quella della verità. In questi tre grandi ambiti della conoscenza umana essa viene incessantemente cercata, sia pure attraverso metodi e strade diverse, e ciò stabilisce il loro compito infinito. Scienziati, filosofi e teologi di orientamento realistico procedono nel complesso affiancati, poiché riconoscono un impegno comune: ritengono che vi sia una verità da trovare o a cui avvicinarsi, in un incontro velato e difficile ma in linea di principio possibile |
2002 |
Vittorio PossentiProfessore di Filosofia politica. Università di Venezia. |