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Fondamenti di Bioetica. Sviluppo storico e metodo

Diego Gracia Guillén

San Paolo,
Cinisello Balsamo 1993
pp. 724
Anno di edizione originale: 1989
ISBN: 8821526968

Il testo, traduzione dall’originale spagnolo del 1989, è un trattato sistematico, ricco e corposo, in cui vengono esaminati lo sviluppo storico, i fondamenti e i metodi della bioetica. Interessante l’analisi dei fondamenti teorici delle diverse prospettive. Il contenuto delle sei parti che compongono il volume è il seguente. Parte prima: La tradizione medica e il criterio del bene del malato: il paternalismo medico - Le origini dell’etica medica occidentale - Il “Giuramento” d’Ippocrate - “Medicus gratiosus”: il paternalismo “carismatico” - “Medicus politicus”: il paternalismo “burocratico” - Il principio di beneficità. – Parte seconda: La tradizione giuridica e il criterio di autonomia: i diritti del malato - Le origini della nuova idea dell’ordine morale - L’etica del pensiero liberale: i diritti umani - Il pensiero liberale in medicina: la medicina liberale - Nascita e sviluppo dei diritti dei malati - Il principio di autonomia. – Parte terza: La tradizione politica e il criterio di giustizia: il bene dei terzi - La giustizia come proporzionalità naturale - La giustizia come libertà contrattuale - La giustizia come uguaglianza sociale - La giustizia come utilità pubblica - Il principio di giustizia. – Parte quarta: Fondazione della bioetica - Le fondazioni naturalistiche - I fondamenti idealistici - Le fondazioni epistemologiche - Le fondazioni assiologiche - La protomorale – Parte quinta: Il metodo ontologico o principialista -- Il metodo deontologico o formalista - Il metodo epistemologico o decisionista - Il metodo assiologico o del conflitto di valori - La morale normativa – Parte sesta: Bioetica minima - Etica e diritto nella ragione naturale - Etica e diritto nella ragione speculativa - Etica e diritto nella ragione strumentale o strategica - Etica e diritto nella ragione pratica - Bioetica e biodiritto. Epilogo: Il medico perfetto. Il libro di Gracia è molto ampio (oltre 700 pagine) e presuppone una certa familiarità con il linguaggio e i concetti della filosofia: si rivolge pertanto ad un lettore seriamente interessato all’argomento e con un minimo di preparazione filosofica. Lo stile dell’autore è comunque scorrevole e lineare, e pertanto il libro si presenta come un ottimo manuale per studenti universitari di filosofia, insegnanti, educatori e operatori sanitari. L’A. riunisce in un unico trattato le sue ampie competenze di medico, di storico della medicina e di filosofo. Le prime tre parti del volume fondano storicamente, attraverso precise analisi testuali, il paternalismo medico e il principio di beneficità (con una dettagliata analisi del “Giuramento” di Ippocrate), il principio d’autonomia e i diritti del malato, e il principio di giustizia. Le ultime tre parti hanno un taglio più teoretico e sono dedicate, rispettivamente, alle diverse fondazioni filosofiche della bioetica, ai suoi metodi, e ai diversi approcci in cui è stato pensato il rapporto tra bioetica e diritto. Le prospettive filosofiche dei vari autori esaminati sono presentate con chiarezza e con ricchi riferimenti testuali, che a volte caricano il libro di una certa prolissità; i vari approcci filosofici sono presentati con imparzialità, anche se le maggiori simpatie dell’autore sono rivolte ad autori di tradizione fenomenologica (Husserl, Scheler, e soprattutto Xavier Zubiri, di cui Gracia è stato allievo). L’impostazione fenomenologica dell’autore, del resto, si nota anche nella discutibile accusa di “naturalismo” rivolta al documento della Congregazione per la Dottrina della Fede Donum Vitae, a proposito dell’inseminazione artificiale omologa. In sintesi, come dice il curatore italiano Sandro Spinsanti nella prefazione del libro, quello di Gracia rappresenta certamente «uno degli sforzi di concettualizzazione di più ampio respiro che siano stati tentati finora».