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Esplorare l’universo, ultima delle periferie. Le sfide della scienza alla teologia

Alessandro Omizzolo
a cura di
José G. Funes
a cura di

Queriniana,
Brescia 2015
pp. 256
Anno di edizione originale: 2015
ISBN: 9788839921925

Spiegare il mondo della scienza a chi si occupa di teologia ed esplicitare le sfide che la scienza – e l’astronomia in particolare, con il suo linguaggio, i suoi presupposti, le sue problematiche – lancia alla nuova evangelizzazione intrapresa dalla Chiesa cattolica: questo è l’obiettivo di Esplorare l’universo, ultima delle periferie. Le sfide della scienza alla teologia. Il volume si rivolge a quanti desiderino conoscere meglio i rapporti tra scienza e fede ma è stato specialmente congegnato per gli studenti di teologia e per coloro che si occupano di pastorale ed evangelizzazione. Come è spiegato nella prefazione "Il testo risponde alle indicazioni date da Giovanni XXIII al padre gesuita Martin McCarthy, astronomo della Specola: «Due sono i compiti che vi sono assegnati: uno è quello di spiegare il mondo della scienza alla chiesa cattolica; l’altro è spiegare la chiesa cattolica ai vostri colleghi scienziati». E, io aggiungerei, a tutti quelli che sanno qualcosa di scienza e sono influenzati dall'ateismo di molti scienziati". Spiega ancora nella prefazione Ugo Amaldi: "In questo percorso si incontrano tantissime domande a cui rispondere. Come si configura, nella storia e oggi, il rapporto fra Dio e la natura? Cosa si ricava dal ripercorrere le vicende passate dell’interazione fra scienza e fede? Quali sono i limiti della scienza e quali i limiti dell’universo? Quali sono le attuali teorie sull'origine e l’evoluzione dell’universo? Che provocazioni suscita l’ipotesi di vita intelligente in altri mondi oltre al nostro? Che tipo di evoluzione ha conosciuto, negli ultimi decenni, il magistero della chiesa in merito agli orizzonti aperti dalla scienza? E la sapienza plurisecolare della chiesa ha qualcosa da offrire alla scienza, per esempio nei termini di una integrazione dei diversi saperi? Come fa dunque uno scienziato a vivere la propria fede?". La ricchezza del testo è data dallo spessore dei diversi contributi che vi sono raccolti: uomini di scienza, che sono al tempo stesso competenti in discipline filosofico-teologiche.  Il volume si avvale del contributo dei membri dalla Specola Vaticana e di altri esperti del settore. La prefazione e l’introduzione sono affidate rispettivamente ad Ugo Amaldi e José G. Funes. Seguono nove capitoli con altrettanti autori: I limiti della scienza e i limiti dell’universo di Michael Heller; L’interazione fra scienza e fede religiosa di George V. Coyne: Domande sull’origine e l’evoluzione dell’uomo di Alessandro Ozzimolo; La vita nell’universo: domande e provocazioni di José G. Funes; Il rapporto tra Dio e la natura di Jean-Michel Maldamé; Il magistero della chiesa cattolica e la ricerca scientifica di Giuseppe Tanzella-Nitti; La fede di uno scienziato di Guy J. Consolomagno; Parlare di Dio all’uomo di scienza: il ruolo della cultura scientifica nell’annuncio del Vangelo di Giuseppe Tanzella-Nitti; Dialogo interdisciplinare sul web: una mappa per trovare informazione qualificata di Matteo Bonato.

F. G.