Il volume raccoglie due saggi del fisico austriaco Erwin Schrödinger, entrambi derivati da alcune conferenze tenute dall’autore nel 1943 e nel 1950. Che cos’è la vita? è dedicato alle intersezioni tra fisica e biologia molecolare, mentre Scienza e Umanesimo si concentra sul valore della ricerca scientifica per la società. Insignito nel 1933 del premio Nobel per la fisica, Schrödinger è stato l’inventore della meccanica ondulatoria e si distinse per aver fornito una base filosofica – ispirata a Schopenhauer e alle Upaniṣhad – alle sue teorie scientifiche.
La domanda a cui tenta di rispondere Che cos’è la vita? La cellula vivente dal punto di vista fisico è la seguente: “come possono, la fisica e la chimica, render ragione degli eventi spazio-temporali che si verificano entro i limiti spaziali di un organismo vivente?”. Schrödinger applica i metodi della fisica quantistica allo studio delle molecole viventi di interesse genetico, individuando nei cromosomi il “codice cifrato… del futuro sviluppo dell’individuo e del suo funzionamento”. L’eredità avrebbe allora “natura molecolare”: proprio a partire da questa intuizione, Francis Crick, James Watson e Maurice Wilkins scopriranno, nel 1953, la struttura del DNA. Il saggio indaga la natura dell’organismo dal punto di vista della fisica classica (I), il meccanismo dell’ereditarietà (II), le mutazioni genetiche (III) e il loro carattere quantistico (IV), prima di verificare il modello del biofisico Max Delbrück (V). Viene infine delineata l’idea secondo cui gli organismi viventi si nutrono di “entropia negativa” (VI). Nella conclusione, vengono analizzate le conseguenze filosofiche della teoria esposta nei capitoli precedenti.
Scienza e Umanesimo. La fisica nel nostro tempo espone alcuni concetti fondamentali della fisica di metà Novecento. L’autore denuncia nelle prime pagine i pericoli della specializzazione del sapere e invita la scienza a lui contemporanea a rispondere all’interrogativo sulla conoscenza dell’uomo e del mondo che ci circonda. Per Schrödinger, la scienza è infatti cultura e comprensione della condizione umana. I capitoli affrontano in successione temi come il concetto di materia e di forma, il continuo e il discontinuo, l’indeterminazione fisica e i quanti.
Il testo è pensato esplicitamente dall’autore come un libro di riflessione a carattere divulgativo e non come un trattato scientifico. Il pubblico destinatario è dunque molto ampio. Che cos’è la vita? ebbe al tempo una notevole risonanza nel divulgare i fondamenti della genetica, con un certo successo commerciale (oltre 100.000 copie vendute nell’edizione inglese).