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Il piacere di scoprire

Richard P. Feynman

Adelphi,
Milano 2002
pp. 285
Anno di edizione originale: 1999
ISBN: 9788845935329

Questo volume ci offre una vasta raccolta di documenti sulla vita e sul pensiero di Richard Feynman (1918-1988) restituendoci la vera voce del fisico, registrata in conferenze, interviste occasionali, appunti e saggi. I saggi raccolti non intendono presentare una visione sistematica del pensiero di Feynman sulla scienza e sul ruolo di questa nella società, ma lasciano emergere l’approccio vivace, fresco ed entusiasta dell'uomo di scienza, impegnato in un intenso lavoro di ricerca.

Feynman, premio Nobel per la fisica nel 1965, è conosciuto per la grande versatilità del suo pensiero: si è occupato di teorie della meccanica razionale, di meccanica quantistica, ma anche di scienze cognitive, lasciandoci saggi anche sul rapporto fra scienza e società, scienza e religione. Il suo lavoro di ricerca è stato contraddistinto da vivacità e passione. Il volume consiste di 13 capitoli: ne menzioniamo alcuni. Il capitolo 1, “Il piacere di scoprire”, tratto da un’intervista televisiva della BBC (1981); il capitolo 4, “Qual è e quale dovrebbe essere il ruolo della cultura scientifica nella società moderna” riporta ampi brani di una conferenza tenuta in occasione del simposio su «Galileo Galilei nella storia e nella filosofia della scienza» (Pisa 1964); il capitolo 5, “C’è molto spazio là in fondo” è tratto dal discorso ai membri dell’American Physical Society (1959); il capitolo 8, “Che cos’è la scienza?” riprende il discorso “What is Science?” tenuto da Feynman al congresso della National Science Teachers’ Association (1966); il capitolo 9, “L’uomo più intelligente del mondo”, riporta l’intervista della rivista OMNI (1979); il capitolo 12, “Richard Feynman costruisce un universo” è tratto da in un’intervista inedita rilasciata alla American Association for the Advancement of Science.
Da notare il capitolo 3, “Los Alamos dal basso” in cui viene riportata la testimonianza di Feynman sul suo periodo a Las Alamos in cui ha preso parte alla realizzazione della prima bomba atomica, esperienza che segnò profondamente la sua vita. Si tratta di una testimonianza di grande interesse, nella quale il giovane scienziato riporta le sue emozioni, contrastanti, ma anche inconsuete, dall'euforia al dubbio, dalla soddisfazione allo sconcerto. Buona parte del capitolo riporta aneddoti e ricordi, ed è proprio attraverso di essi che il lettore può ricostruire cosa avvenne a Los Alamos.

Attraverso i saggi raccolti emerge anche l'atteggiamento di Feynman come ricercatore. Il suo stupore di fronte alla realtà, la sorpresa nei confronti delle leggi di natura, la sua passione per la scoperta e, appunto, "il piacere" che la scoperta o una nuova teoria reca con sé. Lo sccienziato viene descritto dall’amico Jeffrey Robinson come «onesto intellettualmente, indipendente nel giudizio e disponibile ad ammettere l’ignoranza» (p. 13), ma anche profondamente convinto che la «conoscenza scientifica in realtà dilati il senso di meraviglia, di mistero e di ammirazione» (p. 22). Scienziato innovativo e originale nelle sue teorie, apprezzato e stimato da tutta la comunità scientifica, è sempre stato mosso dal desiderio di scoprire, con la certezza che più si scopre, più aumenta il piacere della scoperta.