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20 anni fa nasceva il Dizionario di Scienza e Fede

Gennaio 2022
Giuseppe Tanzella-Nitti
Ordinario di Teologia Fondamentale, Pontificia Università della Santa Croce

Pur tra le incertezze legate alla situazione sanitaria che tuttavia si protrae, il 2022 è giunto puntuale e ciascuno di noi gli ha affidato desideri e speranze, facendone partecipi le persone che abbiamo attorno. Fra questi, lo so bene, occupa il primo posto l’augurio reciproco che tutti ci facciamo, quello di uscire dall’emergenza Covid per tornare alla normalità dei rapporti e delle quotidiane attività, magari ricavandone utili insegnamenti, divenuti ormai evidenti a tutti, trasformando così il male in bene.

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Alberto Strumia e Giuseppe Tanzella-Nitti consegnano a Giovanni Paolo II il Dizionario Interdisciplinare di Scienza e Fede durante un'assemblea della Pontificia Accademia delle Scienze, 11 novembre 2002

Come di consueto, il portale disf.org vi accompagnerà per i 12 mesi del nuovo anno scandendo alcuni anniversari ed offrendo la sua ricca documentazione per lo studio, la lettura e l’approfondimento culturale dei suoi visitatori. Fra questi, ricorderemo i 200 anni dalla nascita di Gregorio Mendel (1822-1884) e i 200 anni dalla nascita di Louis Pasteur (1822-1895). Ricorrono poi 50 anni da quando, per la prima volta, una sonda spaziale costruita da umani, Pioneer 10, ha portato con sé, oltre i confini del sistema solare, un messaggio sulle nostre vite e la nostra condizione terrestre. Ci occuperemo ancora di Antropocene, l’era dell’umano, e di numerosi speciali, in italiano e inglese, dedicati a temi di attualità. I prossimi mesi vedranno anche il completamento della rubrica “Cercatori di senso” e, con essa, del data base di partenza della piattaforma per le scuole superiori DISF-Educational, il cui impiego, come abbiamo potuto verificare in queste prime settimane, si estende ben al di là delle pareti scolastiche.

C’è però ancora un anniversario che desidero parteciparvi. Nell’aprile del 2002 veniva pubblicato da Città Nuova e Urbaniana University Press il Dizionario Interdisciplinare di Scienza e Fede, diretto da Alberto Strumia e dal sottoscritto. L’opera ebbe un successo inaspettato e suscitò subito un notevole interesse fra studiosi di diverse discipline. Possiamo adesso affermare, con la prospettiva del tempo, che la pubblicazione del Dizionario, subito sostenuta on line dal sito disf.org che ne raccoglieva e ne estendeva le principali tematiche, diede in pochi anni origine in Italia ad una serie di iniziative che, oggettivamente, fino a quel momento nessuno aveva avuto l’opportunità di suggerire e avviare. Negli anni immediatamente successivi al 2002, associazioni, Istituti di scienze religiose, diocesi e perfino qualche università, cominciarono a dare vita a pubblicazioni, convegni, cicli di conferenze e corsi su scienza e teologia. Ciò che in ambiente anglosassone era da tempo una realtà, nel nostro Paese stava adesso timidamente prendendo piede. L’impressione generale che i miei collaboratori ed io abbiamo tratto in questi anni è che il Dizionario svolse la funzione che di solito svolge un catalizzatore in un processo chimico. I reagenti c’erano già, il desiderio di dialogo a livello accademico e le competenze erano già presenti, l’eredità storica ben evidente (almeno a chi volesse vederla), ma sembrava mancasse, appunto, lo stimolo adeguato perché la reazione avesse luogo e producesse i suoi frutti. 

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Robert J. Russell, fondatore del Center for Theology and the Natural Sciences, Berkeley. Il CTNS finanziò nel 2004 la traduzione in lingua inglese di un primo gruppo di voci del Dizionario che diedero origine all'Enciclopedia INTERS

Lasciamo ad altri valutare se quanto avvenuto in questi 20 anni e quanto il lavoro svolto da quello che è oggi il Centro di Ricerca Interdisciplinare di Scienza e Fede abbia realmente contribuito al successivo darsi degli eventi. Siamo tuttavia lieti di constatare che ciò che dal Dizionario è nato continua a crescere e a maturare nuovi progetti. I siti disf.org e inters.org ospitano ormai una documentazione estesa e profonda i cui numeri sono facilmente accessibili a tutti. Il portale in lingua inglese raggiunge oggi visitatori di Paesi di tutto il mondo, fra i quali va notata la presenza della Cina continentale, attestata al quarto posto dopo USA, Nigeria e Filippine, con alcune migliaia di visitatori ogni mese. Da un paio di mesi la piattaforma Educational, ultimo “nato” del Progetto DISF, fornisce alle scuole superiori uno strumento che consente di inquadrare in modo equilibrato e documentato i rapporti fra materie umanistiche e materie scientifiche, aiutando docenti e studenti ad approfondire le dimensioni storiche, filosofiche, etiche, sociali e culturali della ricerca scientifica. Della piattaforma Educational, come di tutto il Portale disf.org si giovano anche gli operatori della pastorale culturale, gli insegnanti di IRC e i catechisti, utenti a favore dei quali si potranno ulteriormente perfezionare nuovi strumenti.

L’eredità di questi 20 anni trascorsi dal 2002 non è però rimasta sulle pagine web, pur sempre lettera scritta, per quanto digitale. È divenuta vita, e vita assai vivace, nella Scuola Internazionale Superiore per la Ricerca Interdisciplinare, sisri.it, che ha diretto le sue attività a giovani laureati di tutta Italia, calando nella ricerca e nell’insegnamento ciò che poteva correre il rischio di restare solo un programma dichiarato, ma non realizzato.

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Dall'esperienza del Dizionario di scienza e fede nasce la scuola SISRI, diretta a giovani laureati di tutta Italia

Le pubblicazioni e le ricerche svolte in questi anni hanno mostrato che è possibile riunire ingegneri, filosofi, fisici e biologi, economisti e giurisperiti, letterati e sceneggiatori, per riflettere insieme sulle grandi domande filosofiche, quelle che attraversano tutte le discipline, e conversare con competenza su come affrontare le sfide della società contemporanea. Questi giovani hanno avuto, in questi 20 anni, il coraggio di rimettere a tema concetti come amore alla verità, teoria dei fondamenti, scienza come servizio, carità intellettuale, espressioni che l’opinione pubblica giudica spesso come obsolete o poco influenti.

Contrariamente a quanto sostenuto da molte voci, spesso chiassose ma poco produttive, siamo persuasi che anche senza influencers l’amore alla verità può influenzare le coscienze, accendere gli animi, appassionare la vita intellettuale. Questa convinzione, implicita nel lavoro che diede vita al Dizionario, è proprio ciò che ne aveva animato 20 anni fa la pubblicazione. Omne verum, a quocumque dicatur, a Spiritu Sancto est, ci ripetevamo Alberto e io, ricordando Tommaso d’Aquino che citava Ambrosiaster. Quando nel novembre del 2002, durante una riunione della Pontificia Accademia delle Scienze, avemmo il privilegio di consegnare il Dizionario Interdisciplinare di Scienza e Fede a Giovanni Paolo II forse non immaginavamo quante iniziative e frutti sarebbero poi seguiti alla redazione di quelle pagine. Ma certamente serbavamo un desiderio nascosto, seminale, che oggi, grazie alla Provvidenza e ai tanti collaboratori che hanno sostenuto e proseguito questo lavoro, vediamo prendere forma in maniera promettente.

 

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