Con il trascorrere degli anni, ciascuno di noi percepisce progressivamente la propria identità personale, al di là delle proprie esperienze “storiche”. Entrando in rapporto con gli altri ed avendo come sfondo la dimensione del proprio vissuto storico, ciascuno percepisce anche l’unicità associata a tale identità: il soggetto, ogni soggetto umano, appare come unico e irripetibile.
Avete ricevuto l’incarico di organizzare un seminario indirizzato a studenti universitari di diverse discipline per esaminare in cosa potrebbe consistere e su cosa potrebbe fondarsi l’unicità e l’irripetibilità di ogni essere umano.
Consapevoli della fenomenologia prima delineata, e giovandovi della discussione all’interno del gruppo, stilate un elenco puntato delle idee da trattare in un seminario del genere, cercando di mettere in luce cosa costituisce o determina, secondo voi, l’identità del soggetto umano. Esponete anche le motivazioni per la scelta degli elementi dell’elenco che avete stilato.
Quello che avete appena letto è il testo di uno degli oltre 80 “Problem Solving” elaborati per innescare la discussione dei gruppi di lavoro durante uno dei seminari (quello del 18 febbraio 2023) della SISRI, la Scuola Internazionale Superiore per la Ricerca Interdisciplinare, iniziativa promossa dal Centro di Ricerca DISF della Pontificia Università della Santa Croce di Roma.

Ogni Anno Accademico, la SISRI organizza quattro seminari interdisciplinari, da vent’anni senza soluzione di continuità, anche durante la pandemia (online, eccezionalmente). Questi incontri sono rivolti a studenti universitari con almeno un laurea triennale, in qualsiasi disciplina. Seguono le attività soprattutto dottorandi, giovani ricercatori e giovani professionisti che intendono arricchire la loro formazione e armonizzare le loro specializzazioni con un panorama culturale più ampio, rivolto alle “grandi domande” sul cosmo, sull’essere umano e sulla società: a quelle domande che, in fondo, interpellano tutti, profondamente, ma che non sempre trovano adeguato spazio, e tempo, per essere discusse, approfondite e meditate – né nei curricula universitari (legittimamente presi dalle priorità degli specifici campi di studio e formazione), né nella frenesia quotidiana (spesso veloce, sovente competitiva, tendenzialmente “efficientista”) che è ancor più accelerata proprio quando gli studi universitari stanno per terminare, o sono appena stati conclusi. Esattamente per questo, la SISRI intende offrire “un tempo”, delle occasioni in cui poter riscoprire l’importanza di queste domande e magari, qualche volta, riscoprirle anche alla base delle scelte fatte proprio a proposito della propria vita di studio, la disciplina d’elezione, la scelta lavorativa. E intende offrire anche “uno spazio” a tal fine. Concretamente, una sala conferenze, tre aule studio, una stanza per il coffee break e un ristorante per il pranzo – oltre ad una incantevole terrazza, subito fuori da Piazza Navona, a Roma. In realtà, la SISRI intende offrire soprattutto una spazio relazionale in cui giovani studenti e studiosi possano incontrarsi, conoscersi, contaminarsi e arricchirsi vicendevolmente. Arricchirsi umanamente, provenendo da tutta Italia e in qualche caso anche dall’estero: studenti e docenti, ricercatori e professionisti. Arricchirsi dal punto di vista disciplinare, dal momento che in SISRI si ritrovano fisici, astronomi, matematici, chimici, biologi, giuristi, ingegneri, medici, geologi, letterati, studiosi di scienze sociali, storici, filosofi e teologi.
L’approccio, così come la sfida, dunque, è ampiamente interdisciplinare. Ma questo non si ritorce mai contro la specializzazione, al punto che uno dei motti della SISRI è proprio che l’interdisciplinarità non è un’alternativa alla specializzazione e che quest’ultima è una colonna portante dell’interdisciplinarità. Talvolta, infatti, si pensa che l’interdisciplinarità sia una persona che fa tante cose; in realtà, invece, sono molte persone (ognuna con le sue specializzazione, appunto) che fanno la stessa cosa: che affrontano un tema attuale, che approfondiscono una questione scottante, che propongono una prospettiva innovativa.
Scorrendo l’archivio dei seminari si vede che le tematiche affrontate vanno dai fondamenti e gli aspetti umanistici

della conoscenza scientifica, alle visioni del cosmo, della vita e dell’essere umano. Recentemente, un intero triennio di seminari, dodici in tutto, è stato dedicato alla domanda sulle origini. Dapprima, l’origine dell’universo, in cosmologia fisica, in filosofia, nella storia delle religioni e in teologia. Quindi, l’origine della vita, in biochimica, secondo la teoria della complessità, nella filosofia rinascimentale e secondo la teologia cattolica del “Dio vivente”. Infine, l’origine dell’intelligenza, tra evoluzione biologica e evoluzione culturale, in confronto con l’IA, secondo la prospettiva neuro-scientifica, a partire della dottrina dell’essere umano “immagine di Dio”. Questo intero triennio di seminari SISRI è stato raccolto in un volume della collana della scuola, pubblicata dall’Editrice Santa Croce e intitolato ORIGINS. Le grandi domande su cosmo, vita e intelligenza nelle scienze, nella filosofia e nelle culture
Alcuni anni di seminari si sono anche concentrati su due dimensioni che caratterizzano l’impresa conoscitiva umana alla radice. La libertà, tra neuroscienze e filosofia, in economia, approfondendo la questione della libertà di ricerca, e dal punto di vista dell’antropologia cristiana. La verità, affrontata dal punto di vista della filosofia della scienza, della ricerca storica, in confronto con i Big Data, e secondo il punto di vista della “verità come dono”.
I seminari dell’anno accademico appena concluso – e quelli del prossimo – approfondiscono il tema della creatività. La filosofia della natura, l’evoluzione culturale, la ricerca sull’Intelligenza Artificiale e quella sulle dottrine politiche, l’estetica, la teoria dell’improvvisazione, la matematica e la teologia: tutti questi approcci interagiscono interdisciplinarmente per riflettere sulla creatività come caratteristica umana, sulle sue radici e sulle sue peculiarità. Le attività della SISRI sulla creatività si avvalgono anche della sinergia con un progetto di ricerca, finanziato dall’Università della Santa Croce, intitolato A cross-disciplinary inquiry into human creativity .

Vent’anni di problemi e soluzioni, dicevamo all’inizio. Infatti, in ognuno di questi seminari, i partecipanti hanno dedicato un tempo ad affrontare un Problem Solving che li portasse a mettere sul tavolo della discussione le proprie competenze specialistiche in relazione al tema di volta in volta scelto, contaminandole con le competenze e i punti di vista degli altri partecipanti – dovendo, in qualche modo, uscire dalla propria “confort zone” in un ambiente relazionale amichevole e stimolante. Ciò costituisce l’aspetto peculiare delle attività della SISRI – e quello generalmente apprezzato proprio come tale dai partecipanti. I seminari, infatti, si aprono con una relazione principale affidata a un docente la cui ricerca è rilevante per il tema. Dopo un coffe break, i partecipanti, suddivisi in gruppi di lavoro equilibrati dal punto di vista delle “estrazioni disciplinari”, affrontano il Problem Solving e propongono una soluzione condivisa. Dopo il pranzo insieme, il portavoce di ogni gruppo espone in sessione plenaria i risultati del lavoro, che vengono poi discussi tra tutti i partecipanti e con il relatore principale che, alla fine, tira le somme della giornata proprio a partire dalle discussioni. Durante i seminari si crea un clima cordiale, allegro e al contempo produttivo, come si può intuire guardando questo breve video.
La SISRI non si riduce ad un insieme di seminari, che pure hanno una loro unità tematica e d’intenti. Quasi ogni anno, le attività si concludono con un Workshop, di due giorni, in cui i giovani iscritti alla Scuola, e tutti coloro che lo desiderano, possono sottomettere un abstract per una comunicazione sul tema scelto di anno in anno. Il programma, dunque, è costituito principalmente dagli interventi di dottorandi e ricercatori che vogliono confrontarsi su temi importanti e attuali insieme ad altri colleghi in un contesto interdisciplinare. Il Workshop è molto spesso l’occasione per la nascita di sinergie – oltre che amicizie – tra i vari partecipanti, che qualche volta sfociano in veri e propri progetti di ricerca, più o meno strutturati, o in progetti editoriali stimolanti. Associato al Workshop c’è anche il concorso per il DISF Award (di mille euro), assegnato ogni anno al miglior elaborato interdisciplinare sottomesso. La SISRI organizza anche delle Summer Activities settimane intensive, residenziali, spesso in montagna, in cui docenti, ricercatori e studenti si trovano in un contesto informale di scambio e arricchimento reciproco, intellettuale e umano. La prossima è prevista per l’estate 2026 (dal 24 al 30 luglio), alle pendici del Gran Sasso, in Abruzzo.
Insomma, a vent’anni dalla sua nascita la SISRI è oggi una realtà interdisciplinare consolidata che, oltre ad offrire spazio e tempo per esporsi a, e praticare, quella interdisciplinarità ampia che molti desiderano ma pochi promuovono concretamente, ha dato vita ad una vera e propria “research commuity”, in cui la condivisione e lo studio si arricchiscono di una dimensione di gruppo che sembra essere sempre più indispensabile per elaborare proposte culturali innovative ed efficaci. Se vuoi far parte di tutto questo contattaci (info@sisri.it) o chiedi di iscriverti! .