Reconstructing Nature. The Engagement of Science and Religion

Gifford Lectures, dedicate alla teologia naturale, tenute da John Brooke a Glasgow nell’anno accademico 1995/6. Volume di facile lettura, di stile accessibile e buon valore didattico. Dalla sua prospettiva di storico della scienza, l’A. comincia col chiedersi quale contributo possa dare la storia della scienza al tema (contemporaneo) dei rapporti fra scienze e religione (cap. I: Is There Value in the Historical Approach?). Vengono dunque segnalati limiti e possibilità dell’approccio storico, mettendo in luce come, proprio nelle tematiche che riguardano la religione e i suoi rapporti con la scienza, l’analisi storica deve discernere la presenza di connotazioni ideologiche e propagandistiche, che hanno dato luogo non di rado a luoghi comuni (quando non a veri e propri miti) la cui influenza può permanere per moltissimo tempo. Si rende dunque necessario anche un discernimento dei termini del problema e di come essi sono stati impiegati nel corso della storia (cap. II: Whose Science? Whose Religion?). Il cuore del volume è dedicato all’analisi della teologia naturale di fine Seicento e Settecento, le sue origini, i suoi autori, la sua ermeneutica, come falsariga che hai poi condizionato, nel bene e nel male, buona parte del dibattito fra religione e scienza fino all’epoca contemporanea. Nelle opere di teologia naturale dell’epoca, in particolare quelle che appartengono al movimento cosiddetto della “Fisico-Teologia”, l’A. ravvede la presenza di un linguaggio retorico e la finalità di un’ampia divulgazione popolare (dimostrata dalle numerose edizioni nel tempo sperimentate da molte di esse), linguaggio e finalità di cui gli stessi autori erano consapevoli (capp. V, VI, VII: Natural Theology and the History of Science; The Language of Natural Theology; From Aesthetics to Theology). Si apprezza in modo particolare un capitolo dedicato ad una rilettura del caso Galileo (cap. IV: The Contemporary Relevance of the Galileo Affair), che per concisione e chiarezza nel giungere ai nodi del problema, offre una sintesi assai utile, dalle caratteristiche difficilmente rintracciabili in opere analoghe, di cui il visitatore di questo Portale potrà leggere se lo desidera un brano nell’Antologia in lingua inglese. L’A. presenta anche una breve rassegna biografica di alcuni scienziati del tempo coinvolti nel dibattito sulla teologia naturale, fra i quali segnaliamo a titolo di esempio St George Jackson Mivart (1827-1900), zoologo inglese di origine anglicana, poi ricevuto nella Chiesa Cattolica in seguito ai contatti avuti con il movimento di Oxford (cui contribuì J.H. Newman all’epoca della sua conversione al cattolicesimo), sostenitore dell’evoluzione delle specie.