Il volume, tradotto in lingua italiana molti anni dopo la sua pubblicazione originale, ha un valore sostanzialmente storico, in quanto l’immagine della scienza che vi corrisponde si distanzia da quella contemporanea. L’A. sottolinea l’importanza del cristianesimo come cultura filosofica di fondo presente in tutto il ‘700, e dunque anche nel contesto ove ebbe luogo il sorgere della scienza moderna. Si sostiene tuttavia la tesi che la scienza non debba alla religione una relazione causale, ma non ebbe con essa neanche una relazione conflittuale. Si sottolinea come il meccanicismo settecentesco e poi ottocentesco trovò buon gioco a sposare la visione di un universo religioso, armonico e ordinato.