Vengono presentate le linee portanti del rapporto fra fede e cultura nel Magistero di Giovanni Paolo II, secondo direttrici che risultano già tracciate dal Pontefice nei primi anni di pontificato. Sulla falsariga del discorso all’Unesco del 1.6.1980, l’A. mette in luce la coerenza dei successivi insegnamenti del Papa, miranti a riconoscere l’uomo non solo come soggetto, ma anche come fine di ogni cultura. Ciò non genera alcuna involuzione immanente, in quanto l’essere umano è costitutivamente aperto alla trascendenza e, proprio attraverso la sua natura culturale, e perciò spirituale, non cessa di rimandare a Dio. Merita una segnalazione la sezione intitolata “La singolare convergenza fra il Cristianesimo e ciò che è autenticamente umano”, per le sue implicazioni di ambito non solo teologico, ma anche etico. Il volume è corredato da un’antologia di brani ed estratti di discorsi di Giovanni Paolo II, organizzati in sezioni tematiche.