Il volume, di oltre quattrocento pagine, costituisce un’ottima introduzione alla filosofia della natura di san Tommaso, scritta in un linguaggio chiaro e rigoroso, senza esagerare nelle citazioni, che tuttavia sono presenti per porre il lettore in relazione diretta con le affermazioni chiave dell’Aquinate. Dopo un’introduzione sui rapporti tra filosofia della natura e scienza moderna, la Prima Sezione dell’opera tratta la “parte generale” della filosofia della natura tomista: l’ilemorfismo, la sostanza, il movimento, lo spazio e il tempo, la causalità. La Seconda Sezione, più lunga, tratta la “parte speciale”, dedicata per lo più alla natura organica: la vita, gli animali, l’uomo, con le questioni connesse al binomio intelletto-volontà ed alla sopravvivenza dell’anima. In margine ai vari capitoli sono trattate questioni assai dibattute, quali il rapporto tra la cosmologia tomista e le attuali teorie sull’origine e la struttura dell’universo, o la teoria dell’evoluzione. Essendo finalità esplicita del volume, già nel suo titolo e poi riportata nella Premessa dell’A., quella di sostenere l’attuale praticabilità di una filosofia della natura di taglio aristotelico-tomista, analizzandone la fondatezza e rispondendo alle principali critiche, in un programma generale di filosofia della natura l’opera andrebbe integrata con altri testi complementari.