Breve saggio di taglio storico divulgativo, vi si raccolgono due contributi dedicati alla nascita della scienza ed uno alla concettualizzazione del tempo, esplorandone i rapporti con il pensiero cristiano. Il titolo non corrisponde direttamente al contenuto in quanto non si tratta di uno studio sulla metafora del Libro della Natura – sebbene i riferimenti a tale metafora non manchino – bensì di riflessioni che espongono alcuni importanti snodi della storia del pensiero scientifico e, prima del suo sorgere, del modo di accostarsi alla comprensione della natura, mediante linguaggi e metafore di diversa origine filosofica. L’autore offre spunti di interesse per mostrare come, presso gli uomini di scienza dell’epoca moderna, sia l’immagine di Dio, sia l’interpretazione della Sacra Scrittura, siano mutate col tempo. Si apprezza la discussione sull’Apologetica anglicana dei secoli XVII e XVIII e l’esposizione di aspetti interessanti del pensiero di Keplero, Newton, Newman.