L’A., dottore in fisica e in filosofia, insegna filosofia della scienza all’Università Notre-Dame de la Paix di Namur. Il testo, traduzione italiana dell'originale francese pubblicata nel 1999, presenta le ragioni del perché il pensiero scientifico si apra a questioni di ambito filosofico, riconoscendo in tale apertura un triplice livello: ontologico, epistemologico ed etico. Per quanto concerne i rapporti con la teologia, si esamina una triplice modalità di interazione: concordismo, conflitto (discordisme) e articolazione; di quest’ultima si mettono in luce limiti e possibilità. Dopo aver dedicato spazio al creato come luogo privilegiato del dialogo fra scienziati e teologi, il volume entra nel merito di sei tematiche specifiche: Inizio e fine, origine ed escatologia dell’universo – Origine della vita e processo di ominizzazione – Morte e peccato, origine del male e della sofferenza – Dominio o rispetto? – Matematica e pensiero teologico – Secolarizzazione e testimonianza: la scienza nelle istituzioni universitarie cattoliche. Dall’opera traspare la preoccupazione dell’A. affinché il pensiero filosofico e teologico raccolga le aperture oggi provenienti dal pensiero scientifico, ma si sviluppino al tempo stesso le competenze adeguate per condurre il dialogo in modo epistemologicamente fruttuoso. In questo volume si apprezzano la chiarezza espositiva, gli opportuni riferimenti al magistero della Chiesa cattolica e il tono in certo modo testimoniale, dovuto al personale coinvolgimento dell’A. nel campo del dialogo e della pastorale della cultura.