Particolarità del saggio di Vittorio Possenti, docente di Filosofia politica all’Università di Venezia, apprezzato studioso di filosofia della conoscenza e del pensiero di Maritain, è quella di analizzare le pretese avanzate dal razionalismo critico non solo nei confronti della metafisica, ma anche della stessa teologia. Alla domanda “esiste una disciplina o un sapere più alto della scienza, in particolare della fisica-matematica” (come espressione compiuta della visione scientifica del mondo) il razionalismo critico risponde negativamente, mentre una filosofia della conoscenza di istanza metafisica risponde affermativamente. L’A. analizza le due posizioni (riferendosi in modo particolare ad Hans Albert per quanto riguarda la prima di esse) mostrando che i tentativi di superamento del razionalismo critico operati dall’esistenzialismo e dall’ermeneutica sono rimasti incompleti e troverebbero un loro esito favorevole solo nella riscoperta di un realismo conoscitivo sviluppato all’interno di una filosofia dell’essere. Per gli aspetti interdisciplinari segnaliamo il cap. III “Il razionalismo critico fra scienza e filosofia”, il cap. IV “Lo statuto dei primi princìpi” e il cap. V “L’attacco alla teologia”. In quest’ultimo, l’A. affronta la critica di H. Albert e di altri al principio di causalità e ad un’ontologia che preveda la nozione di prima causa incausata, mettendo anche in luce alcune ingenuità di quel pensiero filosofico contemporaneo che sostiene una supposta incompatibilità fra esistenza di Dio e immagine scientifica del mondo.