Scopo dell’opera, che prevede anche un secondo volume dedicato alla filosofia della scienza, è quello di «essere un manuale, con l’obiettivo ambizioso di definire un legame sistematico fra queste due discipline, la filosofia della natura e la filosofia della scienza, nelle loro relazioni spesso problematiche come le scienze matematiche e naturali» (p. 5) In realtà questo libro rappresenta molto di più, in quanto, per poter realizzare lo scopo dichiarato occorre avventurarsi nel tentativo di proporre una vera e propria sintesi di pensiero ed è quanto l’A. ci offre, in una forma affascinante sia per la vastità delle prospettive che per il livello aggiornatissimo e competente delle informazioni. Fra i suoi pregi principali vi è quello di mostrare come la metafisica nasca da un’esigenza fondazionale interna alle scienze e non come una giustapposizione ad esse esterna e ultimamente estranea. Un percorso esattamente all’inverso di quello cartesiano e kantiano, cioè moderno: non una riduzione della filosofia alla matematica, e quindi della realtà a res extensa e res cogitans (Cartesio); non una riduzione della filosofia al modello della scienza galileiana della natura (operazione kantiana di riportare il metodo newtoniano in filosofia), ma un ampliamento della matematica e della scienza della natura verso la filosofia attraverso la ricerca dei loro fondamenti. Un completamento di quel movimento che ha visto prima la fisica innestarsi nella matematica applicata (scienza galileiana), poi la matematica tendere ad identificarsi con un capitolo della logica (assiomatizzazione hilbertiana e russelliana) e ora muoversi dalla logica alla metafisica (teoria dei fondamenti). Ogni capitolo è corredato di una utile bibliografia e di un sommario che dimostrano anche un’attenta preoccupazione didattica da parte dell’A., per guidare lo studente attraverso il non facile quadro delle problematiche. Preoccupazione che trova la sua conferma nella presenza del prezioso Glossario, collocato alla fine del libro, che dà spiegazione di molti termini scientifici rilevanti, non sempre noti con precisione a chi non è del mestiere.