Kauffman insegna Scienze Biologiche, Fisica e Astronomia presso l’Università di Calgary (Canada) ed è Professore Aggiunto al Dipartimento di Filosofia. È inoltre presidente dell'ICORE (Informatics Research Circle of Excellence), direttore dell’Insitute for Biocomplexity and Informatics e fondatore della “BiosGroup”, compagnia che impiega una strategia dei sistemi complessi per risolvere problemi di carattere economico. In questo volume l’A. pone a tema l’intero universo quale massimo tra i “sistemi complessi”, ripercorrendo in una prospettiva interdisciplinare le principali teorie in biologia, fisica e filosofia. Meglio conosciuto per la sua filosofia della biologia evoluzionistica, Kauffman ha coniato il termine “prestatability” in riferimento alla questione se la scienza possa accuratamente e precisamente predire lo sviluppo futuro delle caratteristiche biologiche degli organismi. Kauffman sostiene che la nostra preoccupazione di spiegare ogni cosa attraverso leggi scientifiche non tenga sufficientemente conto della nostra natura creativa. Secondo l’A., lo sviluppo della vita sulla terra non è interamente prevedibile, in quanto nessuna teoria avrebbe mai potuto considerare e supporre in maniera completa la molteplicità e la diversità delle variazioni in ambito evolutivo. Il libro, destinato ad un ampio pubblico, è suddiviso in tre parti: I: Beyond The Entailing Laws Of Physics and Reductive Materialism; II: Towards the Subjective Pole; III: Who Are We Knowing, Doing, Living Humans In A Creative Universe? Nel Prologo l’A scrive: “La ragione umana spesso fallisce. Non solo non sempre sappiamo cosa accadrà, ma spesso non sappiamo neanche cosa potrebbe accadere. Non possiamo quindi ragionare della possibilità di ciò che non conosciamo”.