«Finalmente un libro che parla delle differenze che il cristianesimo può o dovrebbe apportare alle diverse discipline che sono seguite nelle università. Questa è una lettura essenziale sia per i cristiani che per i non cristiani» così Stanley Hauerwas, professore presso la Duke Divinity School di Durham (NC), ha commentato l’arrivo di questo libro. Il volume presenta una vasta riflessione sul valore aggiunto che il cristianesimo reca al mondo universitario, seguendo in particolare due principali tematiche: il metodo da seguire nell’insegnamento e nella ricerca ed il superamento della frammentazione dei diversi campi del sapere. Da queste premesse prendono le mosse i 17 saggi che compongono Christianity and the Disciplines. The Transformation of the University un libro che incoraggia un dialogo costante tra la teologia e le scienze: naturali, umane e sociali. Un dialogo proposto e cercato per offrire una soluzione di metodo ai problemi che un intellettuale cristiano, così come tutti gli individui, possono incontrare al momento di dover prendere una scelta nel proprio campo di lavoro. Per capire come la teologia possa porsi in relazione con le discipline non teologiche si è scelto di interpellare intellettuali e professori che si occupano di scienze umane, sociali e naturali invitandoli a riflettere sul proprio metodo, sulla propria posizione rispetto alle istituzioni e, quindi, su come le proprie ricerche sarebbero modellate se le proprie convinzioni cristiane fossero autorizzate ad essere prese in considerazione e valutate nel proprio agire professionale. Due domande principali sono state poste ai 17 autori di fama internazionale che hanno contribuito a questo volume: quali cambiamenti metodologici le verità cristiane apporterebbero alla loro materia di studio e quali cambiamenti potrebbero esserci in quella specifica disciplina se fosse diretta a persone che condividono tutte la fede cristiana. A queste domande hanno risposto, proponendo intense riflessioni, autori quali Gavin D'Costa, Michael Heller, Alister McGrath o John Polkinghorne. I saggi che compongono il volume cono suddivisi in tre parti: Natural and Life Sciences, Human and Social Sciences, Humanities. Nella prima parte Heller, McGrath e Polkinghorne offrono il loro pensiero sul rapporto tra teologia e scienze quali: matematica, fisica, biologia, medicina. Nella seconda parte, dalle scienze dure, ci si sposta alle scienze sociali, toccando discipline di grande impatto sulla cultura contemporanea quali: la sociologia, psicologia, giurisprudenza, economia e relazioni internazionali. Il percorso di questo dialogo, o meglio, di questa nuova possibilità di mostrare ad ogni singola disciplina quanto possa apprendere ed arricchirsi dal cristianesimo e dalla teologia, termina nel campo umanistico. Nell’ultima parte del libro sono chiamate all'appello la letteratura, con speciale accento su quella inglese, la filosofia, la storia e la musica. Il Foreword al volume è firmato da Rowan Williams, ex Primate di Canterbury.