Il fascino immortale della matematica e il suolo ruolo essenziale nella scienza e nella cultura emerge dal racconto delle storie di venticinque tra i più importanti matematici di tutti i tempi. Ian Stewart è uno dei “divulgatori” più efficaci e apprezzati nel panorama attuale. Anzi, la parola divulgazione è certamente riduttiva nel suo caso. Tutti i lettori, dallo studente al generico simpatizzante della scienza, al matematico o allo scienziato di professione, trovano nelle pagine di Stewart spunti di riflessione e materiali di sicuro interesse. Lo scopo del libro è ambizioso: raccontare la matematica “vera”, la sua storia, i suoi retroscena. La matematica, si sa, è una scienza “dura”, astratta, forse la più incompresa e temuta. A volte percepita come fredda e austera. Ma la matematica è fatta dalle persone, dai matematici, dalle loro idee, dalle loro discussioni, dai loro successi e sconfitte prodotti in percorsi di tentativi ed errori, dai loro sogni e dalla loro visione del mondo. I. Stewart è egli stesso un matematico di professione che si ritaglia del tempo per prendere per mano il lettore accompagnandolo nei meandri profondi di questa misteriosa disciplina. La scienza, e ancor più la matematica, è un edificio collettivo sostenuto dalle idee e dal lavoro di tante menti eccelse e numerosissimi “numeri uno”. Questo libro non è primariamente una storia organizzata della matematica. Nonostante i numerosi racconti di “vite matematiche” presenti in letteratura, le pagine di questo libro sono sempre originali e stimolanti. Anche la scelta dei 25 “Numeri uno” lo testimonia. Sparsi nei millenni di matematica vissuta, oltre a tappe obbligate come Archimede, Newton, Gauss, compaiono anche figure meno conosciute (Liu Hui, A. Ada King, S. Kovalevskaia ad esempio) che permettono all’autore di tessere un quadro coerente e appassionato dei percorsi delle idee matematiche, dall’antichità ai tempi contemporanei.
L.G.