Il libro che presentiamo non è una biografia stricto sensu ma uno studio accurato che pone l'accento sugli aspetti teologici del pensiero e le opere di Santa Ildegarda di Bingen. La vita della santa è presentata in una breve biografia iniziale, pensata e realizzata allo scopo di introdurre il lettore nel suo mondo. In questo l’A. riesce molto bene attraverso un’attenta presentazione del contesto storico del XII secolo, di cui sono enucleate le scuole filosofiche e i rispettivi esponenti e descritte le principali eresie. Allo stesso modo, risulta utile lo sguardo alla teologia mistica, gli influssi platonici e l’eredità spirituale di San Benedetto.
Forte di questa panoramica iniziale, il lettore viene condotto a contatto con il vasto corpus delle opere di Ildegarda, presentate e commentate. Il fulcro dell’opera però, come indica il sottotitolo, riguarda i tre libri teologici: Liber Scivias, Liber vitae meritorum, Liber divinorum operum. Ad ognuno di questi componimenti è dedicato un commento di alcune pagine, mentre le altre opere sono brevemente accennate.
Al commento dei libri della badessa renana seguono altri capitoli, in cui l’A. segue un metodo personale che consiste nella sistemazione del pensiero ildegardiano secondo lo schema dei trattati classici di teologia, nel tentativo di ordinare materiali e contenuti sparsi nel lungo arco temporale delle visioni e di stesura delle opere. Si parte dunque dai pensieri più originali e fondamentali dell’autrice e del secolo di appartenenza confrontandoli con gli sviluppi che sono susseguiti, fino ai nostri giorni; non a caso figurano nel testo molti richiami ad autori di epoche più recenti o persino contemporanei. Così, mentre ci si addentra in tematiche vaste e complesse, ci si imbatte nella presentazione e nel confronto di autori di grande rilievo come Anselmo da Aosta, Meister Eckhart, Teilhard de Chardin e Benedetto XVI.
Il testo poi abbandona l’approccio divulgativo per farsi più accademico: temi e linguaggio tecnico si infittiscono e l’aspetto teologico prende il sopravvento, così come dichiarato dal titolo dell’opera. Forse poco indicato per chi incontra per la prima volta questo personaggio, il libro può essere più utile a chi ha già una formazione filosofica e teologica o desidera addentrarvisi. L’opera infatti ha il valore aggiunto di fornire molte nozioni storiche, filosofiche e teologiche che solo dopo esser state presentate lasciano il posto al pensiero di Ildegarda.
Una esposizione esaustiva accompagna quindi gli aspetti principali che secondo l’A. emergono guardando alle opere teologiche: la Cristologia ildegardiana, la Teologia della Creazione, gli aspetti antropologici, il mistero della Chiesa e l’escatologia. In questi capitoli emergono argomenti posti in risalto perché ritenuti di grande attualità nella riflessione sulla nostra epoca: in questo senso si ripercorre la vicenda dell’Anima mundi rintracciabile, come spiega l’A, nel panteismo odierno; il simbolismo che pervade il XII secolo e l’opera di Ildegarda; la Creazione fatta per amore, la riflessione sull’uomo inteso come microcosmo dell’universo, custode e signore della Creazione; il rapporto tra fede e ragione.