Sui sentieri della materia. Introduzione alla cosmologia filosofica

Adriano Alessi è professore ordinario emerito di filosofia teoretica presso la Facoltà di Filosofia dell’Università Pontificia Salesiana ed è stato, per nove anni, decano della stessa Facoltà.

Nell’Introduzione al libro, con un linguaggio diretto e pungente, l’A. descrive la sfiducia e il disinteresse per la verità propri della società postmoderna, il “ripudio” nei confronti della metafisica, la relativizzazione della morale, la crisi della religione («Nel regno in cui trionfa la macchina, si spegne l’anelito verso la trascendenza» p.11), la crisi dell’umano e dell’ecologia. «La crisi culturale dell’uomo contemporaneo – soprattutto, ma non solo, dei Paesi Occidentali – è difficilmente negabile. Essa investe tutti i settori dell’umana esistenza e acquista connotazioni inquietanti». (p.7) L’A. fa riferimento inoltre, ad una situazione aggravata dai rapporti spesso conflittuali tra filosofia e scienza. Il filosofo ritiene fondamentale riflettere su un più corretto rapporto dell’uomo con la natura, da cui consegue l’esigenza di una crescente sensibilità ecologica. In particolare, i rapporti tra scienza e filosofia dovranno acquisire una nuova configurazione fondata sull’accettazione della rispettiva diversità. «Scienza e filosofia […] non sono entità per sé sussistenti ma forme differenti del conoscere umano. […] A entrambe le forme di sapere spetta un ruolo decisivo nell’elaborazione di una Weltanschauung che sia autenticamente conforme alle aspirazioni del pensiero umano». (pp. 24-25) Da questa impostazione nasce l’idea di una rinnovata filosofia della natura.

Il libro si compone dei seguenti capitoli: 1. Lineamenti essenziali della cosmologia filosofica. 2. L’esperienza cosmologica fondamentale. 3. Le dimensioni quantitative e qualitative della realtà materiale. 4. Le dimensioni spazio-temporali della realtà corporea. 5. Il problema della molteplicità degli enti materiali. 6. Il problema del divenire degli enti materiali. 7. Origine dell’universo. 8. Configurazione dell’universo. 9. Ordine, finalità e futuro dell’universo.

Nel primo capitolo Alessi descrive lo statuto epistemico della cosmologia filosofica, chiarendo quale sia il suo oggetto materiale (la totalità degli enti sensibili, corporei, dotati di dimensioni materiali) e il suo oggetto formale, “l’angolo prospettico” d’osservazione (filosofico). «[La cosmologia filosofica] prolunga e, per quanto possibile, porta a compimento quell’anelito d’intellegibilità suprema che resta precluso al sapere scientifico». (p. 40) L’A. dà quindi una definizione chiara di tale disciplina e delle sue metodologie.

Nel secondo capitolo il filosofo descrive l’esperienza fondante della ricerca cosmologica, il punto di partenza, “l’intuizione apodittica” dell’essere del mondo, «”la presa di coscienza originaria” grazie alla quale l’uomo attinge la realtà materiale nella sua specificità di essere dotato di dimensioni autenticamente sensibili». (p.66) Ampio spazio è dedicato alle posizioni divergenti esistenti sulla natura specifica di questa esperienza.

Il terzo capitolo contiene un excursus storico della indagine cosmologica nel pensiero occidentale e un approfondimento sulle dimensioni qualitative e quantitative della realtà materiale. Il quarto capitolo offre una descrizione delle caratteristiche principali delle categorie luogo e spazio, e delle manifestazioni e degli attributi del concetto di tempo. Ne fa parte una sintesi dell’interpretazione di tali categorie nella storia. Un paragrafo del capitolo è dedicato alle teorie della relatività e alle loro implicazioni spazio-temporali.

Il quinto capitolo si propone di individuare i presupposti metafisici che rendono intellegibile la molteplicità degli enti materiali. L’A. si sofferma quindi sui termini sostanza e forma, analizzandone i significati e le diverse interpretazioni storiche. Il sesto capitolo affronta la questione del “divenire” e riflette sul principio di causalità e sulle sue relazioni con il principio d’indeterminatezza.

Il settimo capitolo affronta la questione dell’origine dell’universo, ripercorrendo le più importanti concezioni storiche (interpretazione creazionista, interpretazione emanazionista, concezioni auto genetiche, eternità del mondo, creazione continua). L’ottavo capitolo riporta un excursus storico sulla configurazione dell’universo, dalle concezioni mitiche a quelle filosofiche, dal medioevo all’età moderna fino ai modelli cosmologici contemporanei e alla teoria della pluralità degli universi. Il nono capitolo offre una riflessione sull’ordine e il finalismo dell’universo. Un paragrafo è dedicato alle diverse visioni sul futuro dell’universo.

Il libro, di impianto nettamente filosofico, sembra concepito come sussidio didattico avanzato ad un corso di filosofia della natura e comunque destinato ad un pubblico di studiosi.

E. P.