La Scienza di Francesco

La scienza moderna ha radici medievali, più precisamente cristiane e soprattutto francescane. Affermatasi con la rivoluzione scientifica seicentesca, essa si colloca nel cuore dell’Europa cristiana dopo un lungo cammino che progressivamente ne ha consentito il distacco dalla scienza antica di stampo per lo più aristotelico. Sebbene molti autori abbiano in diversi modi rilevato il ruolo fondante del cristianesimo in questo non scontato percorso, in questo testo Luigi Borzacchini (1947-2022) ricostruisce in modo documentato e convincente anche aspetti meno conosciuti, e per certi versi inediti, di una scienza strutturalmente cristiana, con la competenza di storico della scienza, esperto di logica matematica, appassionato francescano egli stesso, compendio naturale del notevole sforzo più che ventennale, culminato nella trilogia di testi Il Computer di Platone, di Ockham e di Kant per Dedalo editore, di chiarificazione del ruolo del pensiero formale nella storia dell’umanità e nella storia della scienza. Se Pierre Duhem, come è noto, identificò l’istante del concepimento della scienza moderna  col preciso momento di emissione del famoso decreto di condanna delle 219 tesi aristotelico-averroiste promulgato il 7 marzo del 1277 dal vescovo di Parigi Étienne Tempier, la lunga gestazione medievale che ne prepara i primi vagiti seicenteschi trova nei Francescani un supporto essenziale dato che «sono francescani (o prossimi al movimento francescano) gli autori che nel XIII e XIV secolo appaiono inaugurare uno stile di pensiero che porterà alla nascita della scienza moderna, quelli che Pierre Duhem considererà “i precursori di Galileo”» (p. 56). In effetti, sono proprio questi autori, parte integrante della storia inaugurata da San Francesco d’Assisi, a esaltare quell’attenzione all’individuale, all’esperimento e alla creatura, che abbiamo visto come uno dei punti principali di distacco del Cristianesimo da Aristotele, contribuendo all’apparizione e alla diffusione a partire dal tardo Medioevo dell’idea che la matematica sia sufficiente per la descrizione di tutta la realtà fisica, in quanto espressione di leggi naturali di origine divina (cf. p. 137). «E questa nuova dislocazione della conoscenza matematica costituirà il terreno di coltura di tutta La Rivoluzione Scientifica» (p. 142).

La traccia che San Francesco ha lasciato per l’impresa scientifica e per l’umanità produce tuttora copiosi frutti e l’ampio respiro del libro di Borzacchini analizza in modo acuto e stimolante i rapporti tra la scienza e il cristianesimo nel mondo moderno, attraverso lucide analisi e penetranti provocazioni. Il libro, infine, ricollega la sorgente francescana all’opera del Papa argentino che, riprendendo il nome del Santo di Assisi, richiama con forza l’umanità e la cristianità a riscoprire la natura come fonte di contemplazione e via verso il Creatore.

 

Autore scheda bibliografica tematica
Luca Granieri
2022