Briciole di complessità. Tra la rugosità del reale
Mario Castellana
Prefazione di Mauro Ceruti, Ed. Studium, Roma 2022.
ISBN: 9788838251771
Diverse sono le vie che conducono alla complessità ma i fili rossi che hanno permesso a Mario Castellana di confrontarsi con essa sono i debiti contratti verso il pensiero francese del ‘900 ed in particolar modo di figure come Gaston Bachelard, Simone Weil e altre molto meno note che hanno saputo interrogare le non lineari vicende della ragione scientifica per ricavarne aspetti e risorse che si stanno rivelando sempre più strategiche in questi ultimi tempi; esse, insieme a quella di Pierre Teilhard de Chardin, gli hanno fornito gli strumenti per avere una visione del mondo aperta in modo strutturale alle diverse esperienze umane, a partire da quella cognitiva col suo valore intrinsecamente storico, quali espressioni dei diversi livelli del reale non riducibili ai meri aspetti quantitativi.
Ecco perché in tali percorsi sono stati intraviste delle risorse etico-cognitive ritenute indispensabili per non farci cadere in quella che viene chiamata sulla scia di Paolo VI e di Edgar Morin nell’’era desertica del pensiero’; il prendere atto della rugosità della vita e del reale, tramite quel faro della ragione e per la ragione che è stata Simone Weil e con lei un certo mondo francese degli anni ’30 per evitare lo scivolamento in posizioni post-moderniste, è stato l’anticamera che ha permesso al percorso messo in atto da Mario Castellana di approdare al pensiero complesso ritenuto più in grado di dare voce alla polifonia del reale e di scandagliare in profondità ‘le infinite ragioni del reale’ come le chiamava Leonardo Da Vinci, figura tenuta spesso in debita considerazione.
Sono state interrogate diverse figure, alcune del passato e molte altre del ‘900, come ad esempio Pavel Florenskij e Romano Guardini che, pur lontane da questo orientamento di pensiero, lo hanno ante litteram vissuto e tradotto in pratica di vita non solo nel campo cognitivo; e lo strumento ermeneutico messo in atto nel volume è stato fare ricorso per lo più a scritti brevi che, come dice Mauro Ceruti nella prefazione, “nell’insieme formano una sapiente mappa delle molteplici vie del pensiero complesso… che illuminano retrospettivamente la navigazione sin qui condotta”. Il volume offre una serie di finestre sul continente complessità col farla entrare nelle nostre menti da una parte come un indispensabile antidoto e ritenuto vero e proprio ‘disinfettante’ nei confronti dei punti di vista unilaterali con le loro ricette semplicistiche; e dall’altra ce la fa sentire nostra come un abito necessario per essere attori e protagonisti con ‘la coscienza della complessità’ sulle spalle, non più vista come un fardello ma come una risorsa sempre più indispensabile. E le singole ‘briciole’, che Mario Castellana ha tratto dagli autori esaminati caratterizzati dal fatto che non hanno ‘mentito’ sul reale e l’hanno in modo pressante ‘mostrata questa complessità’, aiutano a scoprire il suo essere nostra alleata e non sostituibile compagna di vita.