Concepito come un manuale del corso universitario di Filosofia della natura, il volume possiede un taglio nettamente didattico e si riconosce ordinato nella struttura e nell’esposizione. Accessibile nel linguaggio anche ai non esperti, si giova di frequenti riferimenti ad autori ben noti al grande pubblico. L’autrice si preoccupa in primo luogo di collocare la riflessione della Filosofia della natura all’interno della filosofia in genere, risalendo all’originaria proposta aristotelica e facendone cogliere i legami con la metafisica e l’ontologia. Uno specifico interesse viene anche dedicato al rapporto fra uomo e natura. Il manuale consta di 5 parti: I. La Filosofia della natura; II. I corpi; III. Il movimento; IV. Le caratteristiche dei corpi; V. L’ordine naturale. Segue un’Appendice contenente degli esercizi per gli studenti ed una bibliografia ragionata, che incluide un’utile rassegna sulla manualistica di questa disciplina. Una caratteristica interessante del libro è la presenza di numerosi excursus di ambito scientifico che hanno come finalità il tentativo di collegare delle questioni scientifiche di attualità con il quadro filosofico esposto nel corso. Fra i titoli dei 20 diversi excursus: Analogico e digitale; Complessità; Emergenza; Geometrie non euclidee; Infinito; Meccanica quantistica; Neuroscienze; Relatività; Stringhe, ecc. Sebbene il grado di profondità e di accuratezza scientifica de vari excursus sia diseguale, nel quadro dei manuali di Filosofia della natura si tratta di un esperimento didattico assai interessante, piuttosto originale e pertanto lodevole. Nel suo insieme il volume si presenta con un’impostazione classica, debitrice all’impianto aristotelico-tomista, del quale si intende tuttavia mostrare l’utilità anche nell’affrontare questioni scientifiche legate alla comprensione contemporanea dell’universo fisico e della vita.