Il libro raccoglie le lettere che furono scambiate tra Albert Einstein e Max Born e sua moglie Hedwig, nell’arco di una quarantina d’anni. Un carteggio semplice, spontaneo e diretto, pregevole, proprio perché non pensato per essere pubblicato, come rileva Bertrand Russell nella presentazione, e quindi rivelatore delle genuine personalità. Oltre a documentare gli aspetti umani dei personaggi, le loro preoccupazioni etiche e sociali, illustra anche il serrato confronto tra due amici scienziati il cui punto di vista epistemologico differisce totalmente per quanto riguarda il modo di interpretare la teoria dei quanti.