Lo studio affronta la tematica filosofica dell'universo da una prospettiva metafisica, non propriamente cosmologica, e intende presentare, dopo una raccolta ordinata e commento di testi di Tommaso d'Aquino, quella che potrebbe essere la sua “filosofia dell'universo”, incentrata sul concetto di ordine armonioso tra la totalità degli enti. L'opera analizza accuratamente, e da un punto di vista analitico, tre nozioni “strutturali” fondamentali: ordine, unità di ordine e totalità. L'ordine viene inserito nella cornice dei trascendentali dell'essere, dal momento che l'ordine comporta unità, intelligibilità, bontà, bellezza, ed è la radice della nozione dionisiana di “pace metafisica”. L'unità di ordine è messa a confronto con concetti simili, ad esempio sostanza, struttura, combinazione, proporzione e armonia. Si studia il concetto anche dinamicamente, cioè in che senso si può parlare di un'attività unitaria delle diverse “unità di ordine”. L'idea di totalità, infine, apre la dialettica del rapporto fra il tutto e le parti, che riveste un particolare interesse filosofico. L’universo tommasiano che ne emerge è quello di grandiosa unità di ordine, cioè come la “totalità ordinata delle cose”. Il volume dedica un capitolo alla struttura interna più importante dell'ordine del cosmo, quella che intercorre tra la natura irrazionale e la persona umana, in una visione metafisica non dualistica, ma poggiata sul concetto aristotelico di gradazione dell'essere. Si considerano due tematiche contrarie all'ordine: il male e il caso. Un ulteriore capitolo, infine, è dedicato al principio trascendente dell'ordine universale, Dio Creatore, il quale si rivela in questo senso il Principio dell'essere che consente di scorgere adeguatamente l'ordine immanente del cosmo. Tale ordine immanente è in funzione del supremo ordine trascendente, quello che rapporta l'universo a Dio, nella duplice via neoplatonica tommasiana della procedenza da Dio e del ritorno al suo Principio.