Osservazione scientifica degli esseri viventi ed esistenza di un Creatore

Proponiamo la traduzione italiana della corrispondenza (ad esclusione della lettera 12778F da C. Darwin a G.E. Mengozzi che è scritta in italiano), con testo originale a fronte, tra Charles R. Darwin e Giuseppe Ettore Mengozzi (1811-1882), dottore, professore, omeopata romano, fondatore dell’Istituto Reale Omeopatico e Direttore della Cattedra di Filosofia della Natura alla Università Sapienza di Roma, poco prima passata a dipendere dal Regno d'Italia.

Nel corso di questa breve corrispondenza Mengozzi chiede a Darwin di chiarire la sua posizione religiosa. Darwin, come già avvenuto in altre situazioni, non manifesta le sue opinioni religiose in maniera netta e decisa e tantomeno utilizza la sua teoria dell’evoluzione biologica come strumento o come prova scientifica per avvalorare o confutare l’esistenza di un Creatore.

Da questi scritti emerge però una interessante riflessione: se l’osservazione scientifica degli esseri viventi non porta necessariamente ed indiscutibilmente all’assunzione dell’esistenza di un Dio, ciò non preclude la fede nell'esistenza di un creatore amorevole; la prova di tale creatore, dice Darwin, deve essere ricercata al di fuori dei limiti della scienza fisica.

Le trascrizioni in lingua originale di tutte le lettere sono rese disponibili dal Darwin Correspondence Project

 

Lettera 12763 da G.E. Mengozzi a C. Darwin, 17 ottobre 1880

In questa lettera l'omeopata romano Mengozzi domanda a Darwin di chiarire la sua posizione sulla religione.

Le trascrizioni del testo originale sono rese disponibili dal Darwin Correspondence Project (trad.it. a cura della redazione DISF)
 

London | 56 Brompton Square S.W.

17 Oct. 1880

Illustrious Sir,

Sent to London by the Royal and Imperial Academy “La Scuola Italica” of Rome, to study and more closely understand the theory of evolution concerning the natural development of living beings, as you have learnedly presented and taught it.

It is almost one year since I have meditated on it with satisfaction of mind, and today I am obliged to ask if as regards your theory you really mean to recognise as true the two opinions of Comptian positivists, that is to say; atheism and materialism from which matter, absolute being, not that of ontologists based on causality substituted by that of causes ad infinitum, that is to say, that the series of never ending causes gives no place to be reassured by a first cause. The academy here, has as its goal the promotion of early Italian wisdom in which the Teo is distinguished from Ile. God, absolute Being, uncreated principle and necessary creator; first cause of secondary causes.
 

And by the theory of evolution and by the struggle for existence, precisely your sublime ideas; the Academy means to find the existence of an organising and provident intelligence, rather than denying it like the converts to your theory, fanatic positivists who understand nothing other than absolute war against God, defended by the sound philosophy that has its cradle in Italy from where its leader in order to thought and real science.

This is how the honorable scholars of the R. I. Academy believe they will honour your studies, and through me today they introduce themselves to you, in the hope of receiving an answer on this as a justification by Rome of having the participation of the scientific world. Are we to understand your view, expressed in your later works, attributing to animals not only an aesthetic but also a moral sense, approaching the religious, simple rational acts in their rudimentary forms, can we see in you, the most learned defender of the general animation of matter, and yet you can be understood as the scholar who sees in the idea of matter of the modern positivists, that it is not lawful to break from God, from the mind, and not allow for the imminent force that passes on the attitudes of the world substance by the power to the action, making the distance on the ascending way that is called cosmic progress with intelligence and deliberateness. In conclusion, illustrious sir, for your theory gloriously objectified with your distinguished name by all the scholars of Europe, the cause of God and that of science are one!

May God keep you long in honour among the sciences, that I with all my heart will never stop being | Your humble admirer

 

Comm. Prof. G. E. Mengozzi M.D.

Executive President. Royal and Imperial Academy

The Italian School in Rome

 

 

London | 56 Brompton Square S.W.

17 Ott. 1880

Illustre Signore,

Inviato a Londra dalla Reale e Imperiale Accademia “La Scuola Italica” di Roma, per studiare e comprendere più da vicino la teoria dell'evoluzione riguardante lo sviluppo naturale degli esseri viventi, così come Lei l'ha sapientemente presentata e insegnata.

È passato quasi un anno da quando l'ho meditata con soddisfazione d'animo, e oggi sono costretto a chiederle se per quanto riguarda la sua teoria intende davvero riconoscere come vere le due opinioni dei positivisti Comptiani, cioè l'ateismo e il materialismo da cui deriva la materia, l'essere assoluto, e non quella degli ontologi basata sulla causalità sostituita da quella delle cause ad infinitum, cioè che la serie delle cause senza fine non dà luogo a essere rassicurata da una causa prima. L'accademia, in questo caso, ha come obiettivo la promozione della prima sapienza italiana in cui il Teo si distingue dall'Ile. Dio, Essere assoluto, principio increato e creatore necessario; causa prima delle cause secondarie.

E dalla teoria dell'evoluzione e dalla lotta per l'esistenza, proprio le vostre sublimi idee; l'Accademia intende trovare l'esistenza di un'intelligenza organizzatrice e provvidente, anziché negarla come i convertiti alla vostra teoria, fanatici positivisti che non intendono altro che la guerra assoluta contro Dio, difesa dalla sana filosofia che ha la sua culla in Italia, da dove proviene il suo caposcuola in ordine al pensiero e alla vera scienza.

È così che gli onorevoli studiosi della Accademia R. I. credono di onorare i suoi studi, e tramite me oggi si presentano a lei, nella speranza di ricevere una risposta in merito come giustificazione da parte di Roma di avere la partecipazione del mondo scientifico. Se dobbiamo comprendere la vostra opinione, espressa nelle vostre opere successive, che attribuisce agli animali non solo un senso estetico ma anche morale, avvicinandosi al religioso, semplici atti razionali nelle loro forme rudimentali, possiamo vedere in voi, il più dotto difensore dell'animazione generale della materia, e tuttavia potete essere inteso come lo studioso che vede nell'idea di materia dei positivisti moderni, che non è lecito staccarsi da Dio, dalla mente, e non ammettere la forza imminente che passa sugli atteggiamenti della sostanza del mondo dalla potenza all'azione, facendo la distanza sulla via ascendente che si chiama progresso cosmico con intelligenza e deliberatezza. In conclusione, illustre signore, per la sua teoria gloriosamente oggettivata con il suo nome illustre da tutti gli studiosi d'Europa, la causa di Dio e quella della scienza sono una sola!

Che Dio la mantenga a lungo in onore tra le scienze, che io con tutto il cuore non smetterò mai di essere il suo umile ammiratore

 

Comm. Prof. G. E. Mengozzi M.D.

Presidente esecutivo. Accademia Reale e Imperiale

Scuola Italiana di Roma

 

 

 

Lettera 12778F da C. Darwin a G.E. Mengozzi, [prima del] 28 ottobre 1880

In questa lettera Darwin risponde a Mengozzi che non crede che nessun essere organico sia prova di un disegno; rinvia Mengozzi alle ultime pagine de La variazione degli animali e delle piante allo stato domestico (1868) per le sue ragioni. Anche se nessun organismo mostra segni di disegno, ciò non preclude la fede nell'esistenza di un creatore amorevole; la prova di un tale creatore deve essere ricercata al di fuori dei limiti della scienza fisica. Lo ringrazia per il volume sulla filosofia della medicina, e gli chiede di portare alla Scuola Italica i ringraziamenti per il grande onore che gli hanno reso.

La trascrizione originale in italiano e le sue traduzioni in altre lingue è resa disponibile dal Darwin Correspondence Project

London,

Oct. 1880

Dear Sir,

Thank you for your extremely courteous letters. To attempt a reply to the questions which you have done the honour of directing to me (as far as I understand them) would be a lengthy undertaking, and I am in poor health and the task would much fatigue me. But having with your last understood the question more clearly, I will willingly answer that as best I can.— I do not believe that any living being shows evidence of design. If you take the trouble to read the last two pages of my Variation of Animals and Plants under domestication, you will partly discover my reasons. But even though no creature can show design, that in no way excludes belief in the existence of a loving Creator of all things. Rather the evidence for such a Creator must be sought, as it seems to me, outside the boundaries of Physical Science. It is one of the most difficult problems. On the other hand I know that many men, whose minds are incomparably clearer and deeper than mine (and I have never attended sufficiently to metaphysical and religious questions) are convinced that the evidence for the existence of God is pretty well completely self-evident.

I must acknowledge receipt from you and to thank you for the gift of your magnificent volume on the Philosophy of Medicine. In addition I beg you to have the goodness to pass on to your Society, The Scuola Italica, based in Rome, my very cordial thanks for the very great honour which they are conferring on me in so distinguished a manner.
 

I beg you to accept my best thanks for your most kind expressions addressed to me, while I remain, my dear Sir, with much respect,

 

Professor Mengozzi M.D.

Yours faithfully and much obliged

Charles Darwin.

 

Londra,

Ott. 1880

Caro Signore,

Vi ringrazio per le vostre estremamente cortesi lettere. Il tentare una risposta alle questioni che Voi mi avete fatto l’onore d’indirizzarmi (per quanto io le comprenda) sarebbe una lunga impresa, e io sono in debole salute e il lavoro mi affaticherebbe molto. Ma avendo con l’ultima vostra compreso più chiaramente la questione, io volentieri risponderò ad essa come meglio potrò.— Io non credo che nessun essere organico dimostra evidenza di disegno. Se Voi vi date la pena di leggere le ultime due pagine della mia La Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico [1868], Voi in parte rinverrete le mie ragioni. Ma sebbene nessun organismo può mostrare disegno, ciò in nessun modo esclude la credenza nell’esistenza di un amoroso Creatore di tutte le cose. L’evidenza di un tale Creatore bisogna che sia indagata, come a me sembra, ancora fuori dei limiti della Scienza Fisica. Il problema è uno dei più difficili. Dall’altro lato io so che molti uomini, le cui menti sono incomparabilmente più chiare e profonde della mia (ed io non ho mai atteso abbastanza alle questioni metafisiche e religiose) sono convinti che l’evidenza dell’esistenza di Dio è quasi evidente per se stessa.

Mi fo premura accusarvi ricevimento e ringraziarvi per il dono del vostro magnifico volume sulla Filosofia della Medicina. Di più vi prego ad essere così buono da portare alla vostra Società, La Scuola Italica, residente in Roma, i molti miei cordiali ringraziamenti pel grande onore che in si distinta maniera mi conferiscono.
 

Vi prego di accettare i miei migliori ringraziamenti per le vostre molto amabili espressioni inverso di me, mentre io rimango, caro Signore, con molto rispetto,

 

Professor Mengozzi M. D.

Vostro fedelmente e molto obbligato

Carlo Darwin.

 

 

Lettera 12779 da G.E. Mengozzi a C.Darwin, 28 ottobre 1880

In questa lettera Mengozzi ringrazia Darwin dicendosi stremamente grato per la risposta di C. Darwin. Continua nella sua fede in Dio e nella sua devozione a C. Darwin.

Le trascrizioni del testo originale sono rese disponibili dal Darwin Correspondence Project

56 Brompton Square S.W.

28 October 1880

Illustrious Sir,

Next Saturday or Sunday I am going to Rome with my thought entirely turned to you, much honoured by your dear letters, which I have read with attention and profit that is reaped from each word inspired by an eminently learned man.
 

At present I cannot nor ought I to dwell on the question that I put to you by profiting from the bounty and courtesy that you had for my thoughts.

The whole question debated by us, for me it will be resolved in the dialectical harmony between the knowledge of the sciences of the external world and those of the internal world, finding the positive and excluding their negative; because taken alone they do not have the power to demonstrate clearly the existence of God. For that, the arguments that are based only on ideas of the exterior world on are not sufficient as you yourself say, and in particular the cosmological and theological, this last touches on your evolutionary doctrine, which has so much matter for discussion.

For myself—without God I understand neither the Universe nor life, nor society, and I cannot admit that the world could be happy without the sanctification of religion that has its faith in the One God Creator! The eternal book of God, it is not closed, and the new divine page, by the work of your great spirit and your profound studies, it will be turned.

Me, I believe thus all the times that I take to meditate the works which you have given to the world of thinkers.

I would dearly like that all men advanced in the physical and metaphysical sciences could be able to think, like I myself think and hope. Whatever my thoughts and my desires may be, please believe me, with fraternal affection and profound veneration, always your, faithful comm. Prof. G. E. Mengozzi M.D.

P.S. Excuse me the liberty that I take, of sending you your portrait in order to ask you if you would like to sign your august Name by signed with your own hand.

I am proud to carry it on the ground on which, as Dante says, every stone is worthy of reverence … !

 

56 Brompton Square S.W.

28 Ott. 1880

Illustre Signore,

sabato o domenica prossima mi recherò a Roma con il pensiero interamente rivolto a voi, molto onorato dalle vostre care lettere, che ho letto con l'attenzione e il profitto che si trae da ogni parola ispirata da un uomo eminentemente colto.

Al momento non posso né devo soffermarmi sulla questione che vi ho posto approfittando della bontà e della cortesia che avete avuto per i miei pensieri.

L'intera questione da noi dibattuta, per me si risolverà nell'armonia dialettica tra la conoscenza delle scienze del mondo esterno e quelle del mondo interno, trovando il positivo ed escludendo il negativo; perché prese da sole non hanno il potere di dimostrare chiaramente l'esistenza di Dio. Per questo, gli argomenti che si basano solo sulle idee del mondo esteriore non sono sufficienti, come lei stesso dice, e in particolare quelli cosmologici e teologici; quest'ultimo tocca la sua dottrina evolutiva, che ha tanta materia di discussione.

Per quanto mi riguarda, senza Dio non capisco né
l' Universo, né la vita, né la società, e non posso ammettere che il mondo possa essere felice senza la santificazione della religione che ha la sua fede nell'unico Dio Creatore! Il libro eterno di Dio, non è chiuso, e la nuova pagina divina, per opera del vostro grande spirito e dei vostri studi profondi, sarà girata.

Io, lo credo tutte le volte che medito le opere che avete donato al mondo dei pensatori.

Vorrei tanto che tutti gli uomini avanzati nelle scienze fisiche e metafisiche potessero pensare come io stesso penso e spero. Qualunque siano i miei pensieri e i miei desideri, la prego di credermi, con affetto fraterno e profonda venerazione, sempre suo fedele comm. Prof. G. E. Mengozzi M.D.

P.S. Mi scusi se mi permetto di inviarle il suo ritratto per chiederle se desidera firmare il suo augusto Nome con la sua mano.

Sono orgoglioso di portarlo sul suolo su cui, come dice Dante, ogni pietra è degna di riverenza...!

 

 

 

Per la fonte digitale del testo inglese: Darwin Correspondence Project,
http://www.darwinproject.ac.uk