Mistica, estetica e psicoanalisi rappresentano tre discipline, tre forme di sapere che, nell'età moderna e all'alba della contemporaneità, hanno rimesso radicalmente in discussione il rapporto tra scienza, corpo e linguaggio. I saggi raccolti nel volume esplorano alcuni snodi teorici in cui queste tre discipline si incrociano e si fecondano reciprocamente. Figura ricorrente in tali innesti è lo psicoanalista francese Jacques Lacan, il cui ritorno a Freud ha rappresentato in realtà un originale ripensamento delle questioni comuni alle forme di sapere qui prese in considerazione. L'elefante (che figura nella copertina dell’edizione originale del Seminario I di Lacan) e il poeta (Angelus Silesius, evocato nel medesimo seminario) sono le figure di due concezioni opposte dell'al di là del linguaggio: da un lato il tentativo disperato di risalire all'originaria esperienza immediata del mondo, dall'altro la consapevolezza che non esiste una via d'uscita dal linguaggio se non il divenire essenziale di quest'ultimo, che implica l'abbandono delle dicotomie con cui le parole ci tengono prigionieri.
L’elefante e il poeta. Mistica, estetica, psicoanalisi
2024