Opera divenuta ormai classica, rappresenta uno dei principali punti di svolta per una concezione personalista dell’atto di fede. La fede, ancor prima di esprimere l’adesione al contenuto razionale di una verità, è adesione ed accoglienza di un essere personale. La fede si manifesta come incontro fra Dio e l’uomo, un incontro la cui logica si radica nella parte più profonda dell’essere umano, superando il livello puramente razionale senza cadere nell’irrazionalità, abbracciando tutte le dimensioni della vita personale: intelligenza, affetti, volontà. L’A. si occupa della dinamica del sorgere della fede in chi ancora non crede e del suo successivo progressivo sviluppo verso la vita della mistica. La dimensione personalista della fede, infine, non indebolisce la natura profondamente ecclesiale di questa virtù, adesione alla parola di Dio trasmessa dalla Chiesa e confessata nella Chiesa.