Il rapporto presentato è il risultato di una Settimana di studio che la Pontificia Accademia delle Scienze ha organizzato sul tema “Risorse e popolazione”, svoltasi dal 17 al 22 novembre 1991 con la partecipazione di numerosi studiosi provenienti da varie parti del mondo. In seguito a quell’incontro, un gruppo di esperti che avevano partecipato ai lavori si riunì più volte giungendo alla redazione del presente documento. L’intenzione fu quella di redigere un rapporto dove fosse privilegiata la chiarezza e la semplicità della sintesi, piuttosto che l’analisi su problemi per i quali la letteratura scientifica è molto vasta e il dibattito tra studiosi e organismi internazionali è continuo. Il testo è stato elaborato dal Professor Bernardo Colombo, dal teologo Georges Cottier, dal Consigliere Scientifico Ugo Farinelli e dal Professor Alberto Quadrio Curzio; inoltre, per l'Accademia delle Scienze, vi hanno partecipato mons. Renato Dardozzi e il prof. Giovanni Battista Marini-Bettolo all’epoca rispettivamente Cancelliere e Presidente della Pontificia Accademia. Finalità del documento era portare all’attenzione del Magistero della Chiesa un insieme di fatti, considerazioni e problemi ritenuti importanti per il futuro dell’umanità e della terra. Le diverse tematiche affrontate in questo studio vertono su diversi temi, tra i quali i problemi relativi alle dinamiche demografiche, economiche, delle risorse e i fattori culturali, sociali e religiosi, così da ricavarne un quadro complessivo con alcune indicazioni sulle possibili azioni, necessarie a migliorare la situazione di oggi, tenendo presente le responsabilità che la nostra generazione ha verso quelle future. Se ne conclude che la complessità dei fenomeni e la rapidità delle trasformazioni sono tali da rendere urgenti precise azioni, che influenzeranno in modo decisivo, molto più di quanto non sia avvenuto in passato, il futuro dei prossimi decenni. L'indecisione o la mancanza di decisioni si configurerebbe oggi essa stessa come una scelta dalle pesanti conseguenze. Le azioni ad adeguati livelli di governo (mondiali, internazionali, per grandi aree, nazionali) dovranno improntarsi ai principi di solidarietà, interdipendenza, sussidiarietà, efficienza ed equità, principi che esprimono in fondo linee di comportamenti cui tutti gli uomini di buona volontà possono e debbono ispirarsi. Il Rapporto è completato da un'Appendice redatta dall'Accademico Pontificio Max F. Perutz, professore di biologia molecolare e insignito del Premio Nobel, relativa agli aspetti medici del sottosviluppo conseguenti l'accresciuta popolazione del mondo.